SpaceX ha davanti a sé il fine settimana più caldo dell'anno, o "doubleheader weekend" come l'ha definito Musk su Twitter. SpaceX in buona sostanza tenterà un'impresa che non ha precedenti nelle aziende private: in 48 ore lancerà due razzi, da due spazioporti differenti, di cui uno con un primo stadio "di seconda mano".
Se tutto andrà come previsto oggi venerdì 23 giugno ci sarà il lancio riprogrammato del satellite BulgariaSat-1 (il primo satellite per le comunicazioni del paese progettato, per trasmettere programmi televisivi ai Balcani e al sud-est Europa). Il Falcon 9 con il primo stadio riutilizzato avrebbe dovuto partire lunedì, ma a titolo precauzionale il lancio è stato posticipato per sostituire una valvola. Il decollo avverrà dal Pad 39A del Kennedy Space Center alle 20:10 ora italiana ed è previsto l'atterraggio del primo stadio sul drone marino "Of Course I Still Love You". Da notare che con questo lancio saliranno a due i Falcon 9 che hanno volato per la seconda volta.
Domenica 25 giugno invece dovrebbe decollare dalla Vandenberg Air Force Base (sulla costa occidentale della California) un Falcon 9 nuovo di zecca, con un carico di 10 satelliti di telecomunicazione di Virginia Iridium. La finestra di lancio si aprirà alle 22:25 ora italiana.
Se tutto andrà liscio, SpaceX avrà dimostrato di poter gestire lanci ravvicinati.
If schedule holds there will be two Falcon 9 launches within 48 hours (Cape & Vandenberg) this weekend https://t.co/GbleRPm6iZ
-- Elon Musk (@elonmusk) 18 giugno 2017
Il doppio lancio è anche un aggancio per riprendere il discorso dei conti in tasca a SpaceX. O meglio, per capire quanto potrebbe impiegare l'azienda a rientrare dell'investimento di circa 1 miliardo di dollari fatto proprio per avere razzi riutilizzabili. D'obbligo la premessa sul fatto che si tratta di ipotesi non confermate dall'azienda, con cifre non ufficiali, quindi con un margine possibile di errore anche rilevante.
Prima di tutto diamo un'occhiata alla composizione dei Falcon 9: come altri razzi di classe orbitale, quelli di SpaceX hanno due stadi principali più la parte con il carico utile. Il primo stadio - quello che finora SpaceX ha cercato di riutilizzare, con successo fin dal primo tentativo - è la sezione più grande.
La differenza rispetto ad altri razzi orbitali è che il primo stadio del Falcon 9 può atterrare sulla terraferma o sul drone marino, quindi essere ricondizionato e riutilizzato.
Detto questo, come noto un lancio con un Falcon 9 costa al cliente circa 62 milioni di dollari. Musk ha rivelato in passato che il primo stadio costituisce circa il 70 percento dei costi di lancio. Con i Falcon Heavy il risparmio dovrebbe essere ancora più consistente.
Ipotizzando (come hanno fatto alcuni analisti) che SpaceX operi con un margine di profitto del 40 percento per un lancio standard di un Falcon 9 nuovo, significherebbe un guadagno di 24,8 milioni a lancio. Ipotizzando che SpaceX lanci un razzo riutilizzato ogni due settimane, e che applichi uno sconto di circa il 10 percento ai clienti proprio perché il razzo è di "seconda mano", SpaceX impiegherebbe circa un anno e sette mesi a rientrare dell'investimento iniziale di 1 miliardo di dollari.
Se poi dovessimo tenere in conto anche di una media di cinque lanci all'anno di Falcon Heavy (per i quali i profitti dovrebbero essere più alti), la linea temporale scenderebbe di circa quattro mesi. Ovviamente al diminuire del numero di lanci si allungherebbero in proporzione i tempi di ammortamento, e viceversa.
Il conteggio però non tiene conto di molti aspetti, fra cui quelli ad altissimo impatto come gli errori di lancio, che possono creare ritardi e far saltare accordi già acquisiti. Ad esempio, SpaceX sostenne di aver perso profitti per circa 260 milioni di dollari a seguito dell'incidente di giugno 2015.
In sostanza gli interrogativi sui reali guadagni di SpaceX sono lontani dall'essere risolti, ma quello che ci interessa maggiormente è che tecnicamente il progetto abbia successo, per abbassare i costi dei voli spaziali e portare quei vantaggi di cui l'industria aerospaziale necessita.
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