Sanford Wallace dovrà risarcire Facebook per una cifra pari a 711 milioni di dollari. Questo ha decretato una corte californiana presieduta dal giudice Jeremy Fogel. Le origini della vicenda risalgono allo scorso febbraio quando il social network ha accusato Wallace di aver sottratto informazioni personali relative all'accesso degli account Facebook tramite phishing per poi pubblicare nelle loro bacheche migliaia di messaggi pubblicitari.
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Wallace è stato condannato, insieme a due suoi complici, per aver violato il Can-Spam Act, legge firmata da George W. Bush nel 2003, che vieta l'invio di posta indesiderata. Alla sanzione pecuniaria potrebbe affiancarsi anche la reclusione; questa ipotesi deriva dalla violazione deliberata di una precedente ordinanza che gli proibiva l'accesso al social network.
Lo spammer non è nuovo a questa tipologia di iniziative. Nel corso della sua carriera si è infatti guadagnato il soprannome di Spamford o Spam King proprio a causa della sua propensione allo spam. Spamford, per l'appunto, era stato condannato a per la stessa tipologia di reato.
Dal canto suo, Mark Zuckerberg, non è nuovo a risarcimenti di questo tipo: nel 2008 Adam Guerbuez, titolare della Atlantis Blue Capital, fu costretto a risarcire 873 milioni di dollari al social network. Facebook, anche se probabilmente non riscuoterà interamente la cifra stabilita dai giudici, ha espresso soddisfazione per la sentenza poiché questa funzionerà da deterrente per altri spammer.