Spionaggio NSA in Italia: ecco le prove definitive!

L'Espresso oggi svela i documenti che confermerebbero lo spionaggio NSA attuato in Italia ai danni di politica, diplomazia e cittadinanza. A Roma e Milano vi sarebbero centri di controllo del programma "Special Collection Service".

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a cura di Dario D'Elia

Le prove dello spionaggio NSA in Italia sono all'interno dei documenti che l'Espresso pubblica questa settimana in esclusiva. I file forniti da Edward Snowden confermerebbero l'operatività dello "Special Collection Service" a Roma e Milano. Si tratta di fatto della stessa unità responsabile dello spionaggio nei confronti del Cancelliere Merkel.

"I siti in cui si trova lo Special Collection Service forniscono molta intelligence in presa diretta sulle comunicazioni della leadership, una missione largamente facilitata dal fatto di essere presente nella capitale di una nazione", specifica il documento.

Un fulmine a ciel sereno per il Governo, che giusto poche settimane fa aveva ribadito che non erano state scoperte violazioni. Invece le carte sembrerebbero indicare che almeno fino al 2010 la NSA si sarebbe ampiamente affidata alle sedi italiane, per altro automatizzate.

La foto dell'ambasciata USA

Secondo Duncan Campbell, il giornalista britannico che fece scandalo con la scoperta di Echelon, sui tetti dell'ambasciata statunitense di Roma c'è lo stesso sistema di antenne presente in altre parti del mondo. "Non ho alcun dubbio che la struttura cubica a forma di tenda sia un sistema per nascondere la raccolta di intelligence elettronica (Sigint)", sostiene Campbell. "Con molte antenne non visibili, capaci di ascoltare: telefoni delle reti GSM, GPRS, 3G e CDMA, come anche i canali di comunicazione del governo e della polizia e di sostenere anche le attività speciali della Cia, come le intercettazioni mirate".

Nei documenti si parla di intercettazione anche ai danni della nostra diplomazia, e non solo. Il file "Italy" del programma "Boundless Informant" confermerebbe che tra il 10 dicembre 2012 e il 9 gennaio 2013 la NSA avrebbe raccolto 45.893.570 metadati telefonici riguardanti la cittadinanza italiana.

Picchi quotidiani anche di 4 milioni al giorno, durante la crisi del Governo Monti. Ovviamente trattandosi di metadati non si parla di vere e proprie conversazioni registrate, ma comunque di completa profilazione delle attività e delle relazioni delle persone.

Al momento il Dipartimento di Stato e quello della Giustizia di Washington non hanno risposto alle accuse, mentre NSA ha richiesto di "fornire i nomi esatti o i titoli di tutti i documenti" citati nell'articolo per comprendere di cosa si tratti. Quando la portavoce ha domandato "cosa avete scoperto? Cosa sostenete nell’articolo?", l'Espresso ha deciso di pubblicare. NSA si è chiusa poi in un no-comment sulle operazioni.