La franco-italiana STMicroelectronics ha deciso di uscire dalla joint venture con Ericsson, nota come ST-Ericsson, nel quadro di un riassetto dovuto alle mutate condizioni di mercato. Molti appassionati conoscono ST-Ericsson perché offre la piattaforma NovaThor, presente in alcuni smartphone tra cui il Galaxy S III mini.
Carlo Bozotti, amministratore delegato e presidente di STMicroelectronics
"ST ha preso la decisione di uscire da ST-Ericsson dopo un periodo di transizione e sta attualmente negoziando le opzioni di uscita. Il processo di disimpegno è iniziato, e la transizione che dovrebbe completarsi nel terzo trimestre 2013", si legge nel comunicato stampa, sottolineando che ST continuerà a supportare ST-Ericsson come fornitore, partner tecnologico (processo FD-SOI) e provider di proprietà intellettuali per SoC.
"Annunciamo una nuova ST, allineata alle rinnovate condizioni di mercato", ha dichiarato Carlo Bozotti, presidente e amministratore delegato di STMicroelectronics. L'azienda si focalizzerà su cinque aree di prodotti in cui ripone grande fiducia per il futuro: MEMS e sensori, smart power, automotive, microcontrollori e "application processors".
Due divisioni - "Sense & Power and Automotive Products" ed "Embedded Processing Solutions" - si occuperanno di tutto e in linea con il nuovo modello finanziario l'azienda si aspetta che entrambe generino profitti.
I cambiamenti messi in atto, secondo la dirigenza, dovrebbero garantire un margine operativo del 10 percento o più. Per arrivare all'obiettivo ST ridurrà le spese trimestrali operative nette mediamente tra 600 e 650 milioni, ogni trimestre, a partire dal 2014.