Streaming pirata nel mirino dell'HADOPI francese

In Francia si sta valutando di estendere il monitoraggio antipirateria anche allo streaming e direct downloading. L'HADOPI dispone di uno studio completo sull'argomento. Difficile in ogni caso pensare che Hollande dia l'ok.

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a cura di Dario D'Elia

In Francia la guerra alla pirateria online potrebbe prendere di mira lo streaming e il "direct downloading". HADOPI (Haute Autorité pour la diffusion des œuvres et la protection des droits sur Internet) ha appena ricevuto dal commissario Mireille Imbert-Quaretta uno studio su quali siano i nuovi strumenti per diffondere contenuti pirata.

In verità Rapport sur les moyens de lutte contre le streaming et le téléchargement direct illicites è uno dei documenti europei più approfonditi e dettagliati sul fenomeno della pirateria digitale. Vi sono analisti statistiche, stime dei ricavi, modalità d'azione, insomma ogni dettaglio che potrebbe essere utile persino al dibattito italiano.

Proteste contro l'HADOPI

Ebbene dallo studio si capisce che il P2P illegale ha nei portali di streaming e downloading diretto - tramite cyber locker - delle valide alternative. D'altronde come tutti ben sanno cliccare su un link o su un tasto "play" è decisamente più immediato che intervenire su parametri e opzioni dei software peer-to-peer. E poi, cosa non da poco, i service provider normalmente non rallentano questo nuovo genere di traffico.

"Queste indicazioni non si esplicano in un meccanismo chiavi in mano, ma in un pacchetto di proposte. Adesso toccherà al Collegio HADOPI, nel rispetto dei suoi poteri, di decidere quale azione intraprendere e nel caso agire", si legge nella nota ufficiale.

Ad oggi la legge HADOPI prevede i cosiddetti "3 strikes". Ovvero tre richiami in caso di scaricamento illegale di contenuti protetti da copyright. Il primo avviso è via mail, il secondo è via raccomandata, il terzo prevede un mandato di comparizione di fronte a un giudice - che deciderà per l'eventuale multa o sospensione del servizio Internet. In ogni caso la legge ritiene sempre responsabile il titolare del contratto di abbonamento e non in reale esecutore.

Il rapporto di Mireille Imbert-Quaretta potrebbe preludere ad un ampliamento del monitoraggio online. Ma si tratta comunque solo di un'ipotesi poiché il presidente Hollande si è sempre dichiarato contrario all'HADOPI. Il collegio vuole rilanciare. L'Eliseo smantellare.