Tecnologia militare di punta, bucata con 20 euro

I Predator, aerei senza pilota da ricognizione e attacco, usano trasmissioni intercettabili da quasi chiunque.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli aerei spia senza pilota Predator sono stati piratati. Gli avversari delle forze armate USA, in Iraq e in Afghanistan, hanno avuto gioco facile nell'intercettare i flussi video che gli aerei spia trasmettono a terra. È bastato un programma da 20 euro, capace di intercettare le trasmissioni satellitari.

L'aereo senza pilota.

Questi velivoli filmano i territori che sorvolano e passano le informazioni al comando che si trova a terra e sono anche in grado di lanciare missili o sganciare bombe. Il problema, come fa notare il New York Times, è che le trasmissioni non sono protette. Si sa dagli anni '90, ma si riteneva che gli avversari non fossero in grado di sfruttare questa debolezza.

I primi tentativi di aggiungere la crittografia alle trasmissioni si è scontrata con problemi di compatibilità: sia i sistemi dell'esercito che l'hardware dell'aereo, infatti, sembrano digerire piuttosto male la sicurezza che si vorrebbe aggiungere - e che sarebbe necessaria.

Ancora adesso, quindi, queste trasmissioni sono praticamente in chiaro, o quasi. Curioso che questo tipo di trasmissioni sia gestito con tanta leggerezza, mentre in altri settori, come per esempio con i DVD e i Blu-ray, si è arrivati livelli quasi paranoici quanto a metodi di protezione, come fa notare Ars Technica.

Il problema è diventato evidente nel 2008, quando sono stati trovati computer, contenti video registrati dai Predator, in quantità imbarazzanti. Al momento l'Aeronautica USA sta sostituendo il Predator con il nuovo modello Reaper, che supporta crittografia ad alti livelli. Difficile decidere se è più ridicolo o più terrorizzante.