Telecom Italia la pensa come Berlusconi sul beauty contest

Franco Bernabè di Telecom Italia sostiene che se si facesse un’asta sulle frequenze televisive questa andrebbe deserta. Insomma lo sviluppo nel digitale terrestre interessa ed è strategico solo se il Governo regala i multiplex.

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a cura di Dario D'Elia

Il presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè, la pensa come Silvio Berlusconi sul beauty contest: un'asta andrebbe deserta. Durante l'ultimo incontro con i giornalisti Bernabè è stato molto chiaro. "Onestamente penso che se si facesse un'asta sulle frequenze televisive l'asta andrebbe deserta", ha ammesso. 

Probabilmente questa valutazione si basa sul difficile momento economico che sta attraversando l'Italia e in secondo luogo l'Europa. E dire che Telecom Italia, con  La7, sembrava fra le più interessate a ottenere un multiplex, tanto da spingersi a denunciare in due occasioni diverse le presunte irregolarità contenute nel regolamento (Telecom sbatte fuori la RAI dal beauty contest TV?). Insomma, va bene lo sviluppo del digitale terrestre a patto che le frequenze siano gratuite.

Beauty Contest

Eppure tutte le forze politiche, escluso il PDL, sarebbero a favore di una gara onerosa. Persino Maroni, che con la Lega si pone all'Opposizione, ha presentato un emendamento alla manovra per cancellare il beauty contest e risolvere il problema delle frequenze già assegnate – che in alcune Regioni stanno creando problemi alla popolazione.

Assoprovider, l'associazione che raccoglie più di 200 operatori del settore TLC, ha depositato un esposto al TAR del Lazio per l'evidente danno alle casse dello Stato che procurerebbe questa operazione. Perché rinunciare nella peggiore delle ipotesi a circa 2 miliardi di euro?

La verità è che nessuno può esplicitamente dire che Silvio Berlusconi non tollererebbe questa scelta. E dato che il Governo tecnico di Mario Monti non può prescindere dall'appoggio del PDL è costretto a mediare. 

E così ancora una volta il paese deve farsi carico degli interessi Mediaset. Neanche fosse il CERN di Ginevra, con tutti i benefici del caso.