Telecom perde clienti da tutte le parti e Fastweb gode

L'Osservatorio Trimestrale sulle Telecomunicazioni dell'AGCOM conferma la progressiva perdita di clientela di Telecom Italia, sia sul fronte residenziale che mobile. Il mercato broadband italiano registra 160mila accessi in più. A fare da traino soprattutto il Wi-Max.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia è l'ex-monopolista europeo ad aver perso maggior terreno nel mercato della banda larga. Secondo l'Osservatorio Trimestrale sulle Telecomunicazioni dell'AGCOM, aggiornato al 31 dicembre 2012, tra il 2006 e il primo semestre 2012 ha perso il 14,5% delle utenze. In confronto le cugine europee sembrano aver contenuto maggiormente le perdite: Telefonica ha registrato un -8,1% e France Telecom -4,8%. In controtendenza British Telecom, che è riuscita ha incrementare del 7,7%.

Telecom Italia ha perso clienti anche nel traffico voce (linea residenziale), registrando -16%. "Con il 48%, la quota di mercato di Telecom Italia è allineata con quella di DT (in crescita dell’1%) mentre risulta inferiore a quella di France Telecom (52%) e di Telefonica (55%)", sottolinea il documento del Garante TLC.

Sirio Classico

Per quanto riguarda l'intero mercato italiano si rileva un'ulteriore flessione degli accessi diretti alla rete fissa (-450mila rispetto al 2011) e un arretramento di Telecom Italia dell'1,8%. Le quote perse dall'incumbent sono state per lo più assorbite da Wind (+0,3%) e Fastweb (+1%). E così abbiamo un settore che vede Telecom al comando con il 64,6%, Wind con il 13,5%, Fastweb con l'8,3%, Vodafone con il 9,7%, Tiscali con l'1,8% e BT Italia con lo 0,3%.

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Sul fronte broadband gli accessi sono cresciuti di circa 160mila unità. Telecom è sempre al primo posto (51,4%) nel segmento ma in arretramento dell'1,5%. A trarne vantaggio sono stati Fastweb (+1,1%) e gli operatori minori rappresentati in larga parte da quelli Wi-Max (+0,7) - Linkem su tutti. Vodafone, rispetto a dicembre 2011, vede ridursi sia i propri abbonati (-65 mila), che la quota di mercato (-0,6%).

"Aumenta la velocità media delle connessioni a Internet. Negli ultimi dodici mesi, gli accessi con velocità nominale superiore a 2 Mbit/s sono passati dall'86,5 all'88,5%", prosegue il documento.

Rispetto al 2011, la crescita della base clienti mobili sfiora le 400mila SIM. "Nel corso del 2012, si osserva una flessione (-307 mila) delle SIM residenziali, controbilanciata dalla crescita della clientela affari (circa +700 mila)", sottolinea il rapporto. "Su base annua, la quota di mercato di Telecom e Vodafone flettono (rispettivamente dello 0,2 e dello 0,7%) a favore di H3G (+0,3%) ed, in misura più consistente, di Wind (+0,7%)".

Il traffico dati mobile continua a crescere (+30,7%); le SIM correlate hanno raggiunto quota 31,5 milioni (+17%), mentre le chiavette sono 8,6 milioni (+28,5%).

Infine sulla portabilità mobile prosegue la perdita di clienti per TIM (-490 mila sim) e Vodafone (-420 mila). Festeggiano invece Wind (+185 mila), gli operatori mobili virtuali (+278 mila) e 3 Italia (+446 mila).

Banda ultra-larga entro il 2015

L'ultimo dettaglio riguarda l'ultra-broadband. Ieri il Corriere delle Comunicazioni ha pubblicato in anteprima il documento sulla "Copertura NGA degli operatori di telecomunicazioni". In pratica a seguito della consultazione pubblica svolta nei mesi scorsi è stato possibile delineare lo scenario che ci attende. Ebbene, i dati lasciano presupporre che entro il 2015 il 28% degli italiani, per lo più residente al Nord e nel Lazio, sarà raggiunto da servizi 30-100 Megabit.

"Al 2015 i Piani degli operatori lasciano prevedere che verranno coperte in banda ultralarga circa 8,6 milioni di unità immobiliari concentrate nelle zone a più alta redditività. Si stima che grazie ai piani autonomi degli operatori privati possano essere abilitati a connessioni a banda ultralarga circa 17 milioni di cittadini italiani", scrive il Ministero.