Telecom Italia prosegue nel progetto fibra con lo sviluppo della rete di nuova generazione (NGAN) a Firenze e Como. In questi giorni sono partiti i lavori nelle due città per portare le connessioni in fibra ottica dalle centrali Telecom alle cabine di quartiere. L'architettura Fiber-to-the-cabinet dovrebbe consentire entro il 2014 di fornire a 100 città i nuovi servizi ultrabroadband da 30 Megabit al secondo. In pratica si stimano circa 6 milioni di unità immobiliari, corrispondenti al 25% della popolazione.
In verità la soglia dei 30 Mega pare essere quella minima, perché la prospettiva è di raggiungere con successivi aggiornamenti tecnici i tanto desiderati 80 Mega. Il dibattito sulle tecnologie adottate è piuttosto acceso anche perché la concorrente Metroweb ha deciso di puntare sul Fiber-to-the-home, ovvero raggiungere gli appartamenti direttamente con la fibra per consentire accessi a 50/100 Mega.
Le rose sulle cabine. Manca solo il pane
Ovviamente i costi di investimento e i tempi di realizzazione sono diversi. Per Telecom si tratta "semplicemente" di sfruttare i cavidotti esistenti o realizzare minitrincee per raggiungere le cabine. Per Metroweb si parla di interventi più articolati che obbligano a raggiungere gli scantinati delle case, dove oggi si trovano le centraline finali.
L'argomento è complesso, ma almeno sui dati c'è chiarezza. Secondo uno studio commissionato dall'Ftth Council Europe una connessione in fibra capillare europea costerebbe circa 261 miliardi di euro. E oggi siamo lontani da questa soglia poiché gli operatori TLC investono non più di 3 miliardi l'anno.
La soluzione sarebbe in uno switch over (coordinato) dal rame alla fibra. Per Stefan Stanislawski, co-fondatore della specialista in fibra Ventura Team, il progetto è fattibile a patto che vi sia volontà politica sufficiente e che siano realizzate le modifiche del quadro regolamentare.
Aggiornamento: Telecom Italia ha reso noto poche ore fa di aver avviato analoghi progetti a Catanzaro e Varese.