Telecom rimanda i 100 Mbps e piazza Cubovision

Telecom Italia ha deciso di far slittare i servizi da 100 mega al 2011. Ufficialmente pare vi siano stati intoppi burocratici. Ufficiosamente è credibile che l'AGCOM abbia voluto prendere tempo per valutare il problema delle tariffe. Intanto rispunta Cubovision.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia è proprio sfortunata: era pronta per il grande balzo in avanti con i servizi Internet a 100 Mbps e invece si ritrova con il solo Cubovision. L'amministratore delegato Franco Bernabè ieri durante il convegno "Working Capital Tour" ha confermato che per colpa di un ritardo  burocratico le soluzioni a 100 mega slitteranno al prossimo anno.

Avevamo chiesto i 100 mega ed è arrivato Cubovision

Quello che Bernabè considera un disguido in verità è qualcosa di più. Come avevamo anticipato a settembre l'offerta fibra (Telecom Italia pronta con la fibra a 100 Mbps) sarebbe dovuta partire a Roma, Milano, Catania, Bari, Venezia e Torino. Entro Natale l'AGCOM avrebbe dovuto deliberare sui cosiddetti "test di prezzo" con tanto di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

È evidente che qualcosa deve essere andato storto poiché a Telecom viene richiesto non solo di non vendere "sotto-prezzo" (ovvero ottenendo un ragionevole margine di profitto, sulla base dei costi di rete e dei costi operativi) ma anche di rendere sostenibile l'offerta "per un operatore alternativo che acquisti i servizi di interconnessione" (costi fissi e variabili di interconnessione).

Insomma il servizio a 100 Mega di Telecom, che come sappiamo si basa su tecnologia FTTN (Fiber-to-the-node) o FTTC (Fiber-to-the-cabinet), tira in ballo l'antitrust e le responsabilità che ha l'ex-monopolista nei confronti del libero mercato. Non è solo una questione "burocratica" come qualcuno vorrebbe lasciare intendere. Se l'ex-monopolista dovesse sbarcare sul mercato con un prodotto di questo genere è evidente che le tariffe per il "noleggio" della sua rete diventerebbero chiave.

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In ogni caso per il momento bisognerà accontentarsi di Cubovision, il dispositivo che dovrebbe trasformare la televisione in un media center per la riproduzione di contenuti online e non solo. "Siamo impegnati in questo progetto, anche se ha avuto qualche difficoltà perché essendo nuovo ha avuto problemi di funzionalità", ha spiegato Bernabè. "[…] è ora pronto per essere commercializzato e in grado di garantire una qualità straordinaria dello streaming video e dello stesso digitale terrestre".

Ne abbiamo parlato la prima volta nel dicembre del 2009 e poi rilevato il flop mostruoso ad aprile. A settembre si è scoperto del rilancio. A questo punto non resta che attendere le prime prove sul campo, sempre che non sia fondamentale disporre di un servizio ADSL ad alte prestazioni.