Tinder sempre più inclusivo e divertente, ma la sicurezza?

Abbiamo incontrato incontrato i rappresentanti di Tinder per conoscere le ultime novità riguardanti il mondo del dating.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Abbiamo incontrato i rappresentanti di Tinder che ci hanno raccontato l’evoluzione della loro piattaforma d’incontri; uno strumento che ormai spopola, soprattutto tra i più giovani.

Sono molte le novità che vengono aggiunte ogni mese, come l’ampliamento delle informazioni che si possono aggiungere al proprio account, tra cui la scelta tra 29 generi e 9 orientamenti sessuali, con anche la libertà di un’identificazione personale se le scelte proposte non dovessero soddisfare le proprie esigenze.

Aumenta anche la quantità di interessi che permettono di avvicinarsi a persone con hobby in comune, e per i più temerari è anche possibile caricare sul proprio profilo un video, e non solo le classiche foto. C’è inoltre, la possibilità di verificare il profilo, scelta che secondo Tinder dovrebbe dare alcuni vantaggi in termini di “match”, ma di questo parleremo fra poco.

Oltre al classico metodo di “swipe” per dare la propria preferenza sugli utenti proposti, c’è la modalità Botta e Risposta, la modalità Music Mode e tanti altri strumenti che Tinder propone per trovare l’anima gemella o in generale per fare nuove amicizie.

Ma cosa sta facendo la piattaforma per assicurare la sicurezza dei propri utenti? Assieme a tante coppie che devono a Tinder la propria felicità, non possiamo ignorare le “brutte esperienze” legate all’uso dell’App, dove malintenzionati vedono in questa piattaforma uno strumento per adescare persone con fini non particolarmente nobili. Non è così inusuale raccogliere testimonianze negative, per questo motivo crediamo che Tinder debba mettere la sicurezza dei propri utenti al primo posto, ed è anche il motivo per cui abbiamo chiesto ai rappresentanti della piattaforma di raccontarci cosa ne pensano e se non fosse il caso di pensare addirittura a un sistema di identificazione (non differente da quello che viene richiesto ad esempio per l’uso di servizi finanziari), dove l'utente debba verificare la propria identità con il caricamento di documenti e riconoscimento facciale.

Crediamo che tale identificazione debba avvenire a priori ed essere una condizione necessaria per l'utilizzo dell’App, rappresentando di conseguenza un importante deterrente in grado di scoraggiare chi volesse abusare del servizio. Facendo questa affermazione sappiamo che un tale approccio potrebbe rappresentare una barriera d’ingresso importante che limiterebbe, anche di molto, non solo le nuove registrazioni all’app ma anche la quantità di persone che la userebbero attivamente.

Nonostante ciò siamo confortati dal fatto che Tinder non stia facendo "orecchie da mercante", ma stia lavorando attivamente per rendere l’applicazione più sicura per i suoi utenti; già oggi sono stati aumentati gli strumenti di supporto e di segnalazione di utenti che fanno un uso improprio della piattaforma, mentre per quanto riguarda l’identificazione come strumento di dissuasione, Tinder lo sta già considerando e arriverà in futuro, anche se al momento non c’è una data certa.

L’opinione dell’autore

Credo che Tinder, e in generale applicazioni di dating, siano un bene, uno strumento potente e perfettamente in linea con l’evoluzione della società. Tuttavia, ribadendo il concetto della sicurezza, sono convinto che dovrebbero assicurare una identificazione in maniera sicura a tutti gli utenti presenti sulla piattaforma.

La nostra società non è perfetta, come detto anche dal rappresentante di Tinder con cui ho parlato, e deve essere un obbligo civico proteggere l’incolumità di ogni persona. Sia da aggressioni verbali, sia e soprattutto da aggressioni fisiche, che certamente possono verificarsi nel momento in cui qualche malintenzionato decida di usare un’app come Tinder come uno strumento per cercare “potenziali vittime”. Con questo non voglio dire che chi usa un’app di dating sia un “poco di buono”, ovviamente la maggioranza degli utenti è genuina e non rappresenta alcun rischio, ma dovrebbero essere messe in campo azioni per annullare totalmente il rischio, o almeno provarci, e non solo per ridurlo.

Probabilmente un’app in grado di assicurare la massima trasparenza e sicurezza potrebbe essere un’app dove le persone sarebbero anche disposte a investire cifre superiori a quelle richieste oggi per un uso continuativo. Sono comunque felice di constatare che Tinder stia lavorando sullo sviluppo di nuove funzioni. Potrebbe essere interessante offrire la possibilità di entrare in contatto unicamente con persone verificate, lasciando ai più avventurosi la navigazione libera.