Troppe whale rovinano il mercato delle criptovalute, secondo gli analisti

Secondo gli analisti, il mercato delle criptovalute sarebbe fortemente danneggiato nell'andamento storico dal comportamento delle cd. "whale".

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a cura di Dario Oropallo

Le opinioni degli analisti indipendenti e mainstream ci aiutano ad analizzare e comprendere l'andamento dei mercati. Comprendere cosa sta accadendo, soprattutto nel caso di asset caratterizzati da un'elevata volatilità come gli asset in criptovalute, è una sfida estremamente complessa - soprattutto quando si effettua una comparazione tra criptovalute e oro, bene rifugio per eccellenza. Ki Young Ju, CEO del servizio di analisi on-chain CryptoQuant, ha tweetato la sua opinione in merito allo stato del mercato delle criptovalute e dei Bitcoin. Qual è?

Secondo un tweet del CEO di CryptoQuant, la situazione molto incerta dei Bitcoin è fortemente influenzata dalle whale che continuano a spostare grandi quantità di criptovalute sugli exchange. Secondo un grafico, il cosiddetto "Whale Capitulation Index", è possibile identificare le varie ondate di vendite - cominciate nel luglio 2019 e continuate fino a oggi, con tre episodi distinti di vendite di massa delle criptovalute sugli exchange. Prima di queste ondate di vendite, il Bitcoin e altre criptovalute erano state protagoniste di forti rialzi.

Considerando questo andamento storico, Ki Young Ju ritiene che "Mi spiace dirlo, ma sembra che il bear market di $BTC sia confermato [...] Troppe whale stanno spostando $BTC sugli exchange". Secondo Ki Young Ju restare ribassisti su Bitcoin nel medio termine potrebbe essere una mossa poco saggia, perciò suggerisce di "hodlare" e attendere la ripresa del mercato. Nel frattempo, le cd. "whale" continuano a ingrandirsi ma potrebbero provocare improvvise crisi come la prematura fine della criptovaluta Titan.

Anche se l'andamento del mercato resta incerto, sembra che sempre più stati desiderino chiarire le proprie intenzioni rispetto alle criptovalute e ai Bitcoin. Gli ultimi, in ordine di tempo, sono stati la Francia e proprio l'Italia.

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