Mentre il bitcoin crolla, le whale ingrassano

Durante il recente crollo del bitcoin, le whale del mercato hanno acquistato 122588 bitcoin approfittando delle vendite eccezionali e del ribasso dei prezzi

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a cura di Dario Oropallo

Continuiamo ad analizzare i postumi del crollo del bitcoin, determinato dal sostegno della Cina allo yuan digitale e dal dibattito sulla sostenibilità ambientale delle criptovalute. Dopo avervi riportato le opinioni di analisti come Ritesh Jain, Michael Wilkerson e Willy Woo, le posizioni dei governatori della Bank of England e della Bank of Canada, oggi diamo voce alle "whale" delle criptovalute. Ma cosa si intende con il termine "whale"?

Le "whale" di bitcoin sono entità che possiedono fra i 10.000 e i 100.000 BTC, presentandosi come dei veri e propri hedge fund. Il canale specializzato in business e finanza BNN Bloomberg, di proprietà del gruppo canadese Bell Media, ha intervistato tre "whale" delle criptovalute. Si tratta di MVPQ Capital, ByteTree Asset e Three Arrows Capital. Le prime due hanno sede a Londra, nel Regno Unito, mentre la terza ce l'ha a Singapore. I rappresentanti di questi hedge fund in bitcoin hanno confermato di aver sfruttato la contrazione per accumulare ancor più bitcoin.

"Le persone che prendevano in prestito denaro per investire - dice Kyle Davies, cofondatore di Three Arrows Capital - sono state eliminate dal sistema. Ogni volta che si verifica una massiccia liquidazione, si tratta di un'ottima opportunità per comprare. Non mi sorprenderebbe se Bitcoin ed Ethereum recuperassero il crollo in appena una settimana". Charles Erith, manager di ByteTree Asset, ha aggiunto: "Ovviamente [le criptovalute, ndr] non sono regolate e sono un asset molto giovane, ma non credo che assisteremo a un nuovo 2018".

In totale le "whale" delle criptovalute hanno guadagnato insieme 122.588 BTC nella sola giornata di mercoledì 19 maggio, quando il valore dei bitcoin ha toccato il fondo. Secondo alcuni rumor, riportati da itsblockchain, alcuni hedge fund avrebbero approfittato della situazione per vendere e poi riacquistare attraverso differenti fondi. Queste speculazioni sono indicate come la causa dell'adozione di regole più severe per i trading di criptovalute, come quelle che Hong Kong potrebbe imporre ai maggiori investitori, e che spingerebbero alcuni stati ad adottare norme particolarmente restrittive, come la Turchia.

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