TV LCD con qualità OLED, i Quantum dot sono tra noi

Sony è la prima a portare sugli scaffali televisori Quantum dot (Triluminos), con la serie W9 già in vendita. Promette qualità OLED a costi da LCD, e le prime impressioni sembrano confermarlo.

Avatar di Alberto De Bernardi

a cura di Alberto De Bernardi

La tecnologia Quantum dot promette meraviglie: performance e resa cromatica e paragonabile a quella di un pannello OLED (e le prime impressioni lo confermano), ma al costo di un LCD. Miracolo? No, merito di piccoli semiconduttori in grado di emettere luce quasi monocromatica, da usare in sostituzione dell'attuale retroilluminazione a LED bianchi.

Nel caso dell'attuale retroilluminazione LED, il singolo pixel è illuminato posteriormente da una luce bianca, e i colori vengono creati controllando la quantità di luce che passa attraverso appositi filtri RGB controllati dalla matrice a cristalli liquidi dello schermo frontale. Dato che i filtri non possono essere estremamente selettivi, quello che accade normalmente è ciascun filtro, ad esempio il rosso, consente il passaggio anche di luce di lunghezza d’onda adiacente, ad esempio l’arancio. Questo da origine a colori "sporchi", che si traducono in tinte poco sature e minore precisione.

Nel caso della retroilluminazione Quantum dot, invece, i LED bianchi vengono sostituiti da LED blu e, tra la retroilluminazione e lo schermo LCD viene inserito uno strato di un materiale plastico dello spessore di 3-4 millimetri che contiene le particelle attive, i Quantum dot. Se stimolate con luce blu, queste particelle emettono luce verde o rossa pressoché pura, cioè con uno spettro molto ristretto. I tre colori, i cui contributi possono ora essere pesati con grande precisione, vengono poi diffusi dal materiale plastico e filtrati come già accade dal pannello LCD frontale.

In questo modo, assicurano i tecnici, si ottengono colori più vividi e fedeli, e un gamut più ampio del 50%. Il segreto è tutto nelle dimensioni: minore la dimensione fisica del Quantum dot, più ristretto sarà il suo spettro di emissione. Attualmente la tecnologia QD Vision utilizza particelle di dimensione massima pari a 0,1 nanometro.   

La buona notizia per i consumatori è che la tecnologia Quantum dot, già anticipata in occasione del CES, è finalmente tra noi. La prima a portarla sugli scaffali è stata Sony, con i modelli Triluminos W9 già in vendita (circa 1500 Euro per il 40 pollici, circa 2000 per il 46 pollici e circa 2800 per il 55 pollici). Presto - nel giro di un mese circa - saranno poi disponibili pannelli Quantum dot prodotti da 3M facilmente integrabili da qualsiasi costruttore di televisori in sostituzione dell'attuale retroilluminazione. Sarà interessante vedere, nei prossimi mesi, come reagiranno - soprattutto a livello commerciale - i produttori che hanno invece scommesso e investito nella tecnologia OLED.