Ultra HD europeo soprattutto via satellite o via Internet, entro il 2020

Markus Fritz, Direttore dello Sviluppo Commerciale e Marketing di Eutelsat, conferma che entro il 2020 vi saranno circa 200 canali Ultra HD nel mondo.

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a cura di Dario D'Elia

L'Ultra HD inizialmente sarà trasmesso esclusivamente via satellite o veicolato tramite Internet; per il digitale terrestre bisognerà attendere la diffusione dello standard DVB-T2 e la maturazione della codifica HEVC. Sono queste le previsioni di Markus Fritz, Direttore dello Sviluppo Commerciale e Marketing di Eutelsat, rivelate al Corriere della Sera.

4K UltraHD Ready
Ultra HD

"La prospettiva in cui ci muoviamo è quella definita dagli analisti che prevedono circa 200 canali a livello mondiale entro il 2020 e 1.000 fino al 2025. Tra il 2017-2018 e i due anni successivi, ci aspettiamo l'arrivo di canali commerciali sulla nostra flotta che è composta da 38 satelliti con copertura globale", spiega l'esperto.

Il mercato europeo, dove Eutelsat è leader grazie a 38 satelliti a copertura globale, è in grande fermento. Ad esempio l'operatore SPI International sta per inaugurare un canale commerciale Ultra HD (4K FunBox UHD) su HOT BIRD, via cavo e Internet per tutto il territorio comunitario. British Telecom ha attivato Sport Ultra HD in agosto, sebbene solo in Gran Bretagna. Fransat vanta un canale demo Ultra HD su Eutelsat 5 Ovest e poi c'è anche il canale test 4K1 della stessa Eutelsat.

La questione di fondo è che per le trasmissioni il satellite rappresenta la soluzione ideale considerata l'esosa richiesta di banda passante. Ci vorrebbero connessioni in fibra di alto profilo per gestire un Ultra HD di pari livello. E poi per il 2017 si parla già di abbandonare gli attuali 50 FPS per arrivare a 100 FPS o più.

Per quanto riguarda il digitale terrestre Markus Fritz è convinto che inizialmente si avrà qualcosa sulle pay-TV e solo successivamente sui canali DTT tradizionali. Fermo restando il fatto che senza DVB-T2 e codifica HEVC si può fare poco.

"In prospettiva, i nuovi sistemi di codifica e compressione potranno contribuire a migliorare le cose, sebbene il settore broadcast italiano ed europeo debba fare i conti anche con la progressiva sottrazione frequenze a favore della banda ultra larga in mobilità, che riduce ulteriormente le risorse a disposizione", puntualizza il dirigente Eutelsat.