Un portale dell'Open Source per il Governo

Il Governo presenta il portale dell'Osservatorio Open Source del CNIPA

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a cura di Manolo De Agostini

Ridurre la spesa della pubblica si può? Non siamo economisti, non vogliamo impicciarci di queste tematiche, tuttavia da profani avanziamo un'umile suggerimento: perchè non puntare sull'open source? A quanto pare l'Italia, seguendo il consiglio europeo, ci sta pensando e muove i primi passi.

Il Ministro per le riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais e Livio Zoffoli, presidente del CNIPA, hanno presentato il portale dell'Osservatorio Open Source del CNIPA. Con questa iniziativa si vogliono monitorare lo stato, le possibilità e gli attori di questo settore.

L'italia va verso l'open source e non lo fa in modo passivo, ma si propone di migliorarlo per renderlo un sistema assolutamente utilizzabile nella PA.

Si parte da un "ambiente di sviluppo cooperativo" (ASC), pensato per agevolare lo sviluppo di applicazioni open source per l'utilizzo nel settore del pubblico impiego.

Viene nel contempo presentata la "vetrina virtuale" delle esperienze open source della PA: un utile strumento che permette di ricercare esigenze, fornitori sul territorio, prodotti, etc per le PA che utilizzano o intendono valutare l'utilizzo di software open source per risolvere le proprie esigenze. La Vetrina faciliterà la diffusione della conoscenza in materia di open source presso le PA e delle best practice già esistenti.

Secondo i dati raccolti e le parole delle personalità coinvolte nel progetto, l'iniziativa nasce non per obbligo ma per conseguenza naturale: l'Italia è al 4° posto in quanto a programmatori open source e la Commissione UE sta sollecitando i paesi membri a scendere in campo nello sviluppo open, in nome dell'interoperabilità.