Un tecnologia vecchia di 6mila anni torna sulle moderne navi cargo

Una moderna nave per il trasporto merci è stata riadattata per funzionare a vela. Con vele molto particolari

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Si chiama Pyxis Ocean ed è un cargo marittimo, di quelli che siamo abituati a vedere stracolmi di container, e che si muovono con la spinta di gargantueschi motori termici. Ma non questa, perché la Pyxis Ocean si muove con delle vele. Il suo viaggio inaugurale, più che altro un test, è iniziato in questi giorni e la porterà dalla Cina al Brasile.

Proprio così, le vele, la prima tecnologia di navigazione, quella che ha permesso di esplorare il mediterrano e di colonizzare la Polinesia e poi il continente americano, ancora prima che si conoscesse il ferro.

Ma per spingere una nave del genere servono vele speciali. La Pyxis Ocean ne ha un paio alte quasi 40 metri, ma soprattutto non sono di tessuto o di plastica. Sono due strutture rigide, “realizzate con lo stesso materiale delle turbine eoliche”, spiega la BBC.

L’idea è di tagliare il consumo di carburante e, di conseguenza, anche l’impatto ambientale. Sarebbe fantastico se esperimenti del genere fossero fatti prima di tutto per abbattere le emissioni, ma ci si può accontentare anche di un risparmio di CO2 come effetto collaterale.

Ognuna di queste vele, secondo l’annuncio ufficiale, può ridurre i consumi per 1,5 tonnellate al giorno. Comprensibilmente, le compagnie di navigazione sperano che tutto funzioni, e che le WindWings (letteralmente “ali a vento”) possano presto diventare il nuovo standard del settore.

Un collaboratore del progetto ha stimato che una nave che utilizza quattro vele di questo tipo potrebbe risparmiare fino a 20 tonnellate di CO2 ogni giorno. Moltiplicando tale cifra per le migliaia di navi in circolazione, si ottiene un valore non trascurabile rispetto ai 51 miliardi di tonnellate che emettiamo ogni anno, e che dovremmo portare a zero il più presto possibile.

WindWings comunque non è l’unico progetto che mira a usare il vento per spingere le enormi e pesanti navi cargo. C’è per esempio l'azienda svedese Oceanbird, che ha un progetto molto simile.