Una cintura per tornare a "vedere", il progetto del 14enne italiano premiato al Politecnico di Milano

Un 14enne italiano di Leno ha progettato una cintura per una sua amica non vedente, che rileva gli oggetti attraverso gli ultrasuoni producendo suoni differenti a seconda che si trovino a sinistra, a destra o davanti al soggetto che indossa la cintura. Il progetto è stato premiato al Politecnico di Milano.

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a cura di Alessandro Crea

Quanto può fare l'amicizia per il nostro disastrato mondo? Forse più di quanto immaginiamo. Ad esempio può "restituire la vista" ai non vedenti. Non ci credete? È accaduto a Leno, un comune del bresciano dove Loris Esposito, studente 14enne del primo anno di Liceo ha realizzato una speciale cintura per la sua amica non vedente. Essa integra una serie di sensori a ultrasuoni in grado di rilevare la posizione spaziale degli oggetti, producendo un suono diverso a seconda che si trovino a sinistra, destra o davanti al soggetto.

"in classe c'era un'insegnante di sostegno che ci ha fatto capire molte cose. Faceva sentire noi ragazzi come persone con una missione: aiutare chi è più sfortunato di noi. Una cosa che mi è rimasta dentro", ha spiegato Esposito a La Repubblica. La dimostrazione che a volte basta un bravo insegnante e una coscienza solidale per realizzare piccoli miracoli.

Il progetto di Loris Esposito è stato poi premiato al concorso Coolest Project del Politecnico di Milano ed ha fruttato allo studente anche un viaggio a Dublino il prossimo maggio, per presentare il prototipo a una commissione di esperti e ricevere aiuto per migliorarlo e, forse, arrivare anche alla produzione.

Ora grazie anche all'assistenza di un altro professore, Giuseppe Natale, il ragazzo che un giorno sogna di diventare ingegnere aerospaziale, guarda già avanti. "Vorrei riuscire a rendere la cintura più piccola. E sto pensando a una vibrazione per chi è sordo e una cavigliera che rilevi i gradini", ha infatti dichiarato sempre a Repubblica.