Uncem: 1220 Comuni non possono telefonare, mandare SMS e navigare online

Uncem denuncia la mancanza di servizi di comunicazione in 1220 Comuni e relativi borghi montani.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia vi sono circa 1220 Comuni e relativi borghi montani dove "telefonare, mandare un messaggio, navigare in internet con il proprio smartphone è impossibile o quasi". Uncem ieri ha denunciato pubblicamente una situazione a dir poco inaccettabile, soprattutto se si considera l'attenzione rivolta alle nuove tecnologie TLC emergenti.

L'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, da luglio a settembre 2019, ha ricevuto 1450 mail da Sindaci, Amministratori locali e cittadini che lamentavano la mancanza di copertura del segnale mobile. La sintesi si è avuta in una mappatura che verrà riaggiornata tra 6 mesi, con la speranza che vi siano variazioni in positivo.

"Abbiamo avuto un’alta adesione a questa campagna promossa da Uncem che vuole puntare a risolvere un problema che ormai riscontriamo da due decenni", ha dichiarato il Presidente nazionale, Marco Bussone. "E del quale abbiamo parlato con i vertici delle Compagnie di telefonia mobile, riscontrando positivo impegno e apertura. Un confronto che apprezzo molto. Eppure, oggi nelle aree montane e interne del Paese, telefonare è sempre più difficile. Non solo Alpi e Appennini. Sono moltissime le segnalazioni dalla Sardegna, dove la desertificazione e lo spopolamento si uniscono alla mancanza di servizi digitali".

Da rilevare che solo grazie al recente Piano nazionale per la Banda ultralarga, "con 3 miliardi di euro che verranno investiti in infrastrutture sino al 2021 sulle reti dati, si stanno facendo passi avanti". Per altro il piano voluto dall'AGCOM per il 5G prevede la copertura anche di 120 piccoli Comuni italiani "a integrazione della copertura nelle aree urbane".

Permangono però alcune criticità. "I due piani, Banda ultralarga e 5G, non si parlano come non vi è un piano di investimenti per dotare il Paese di una buona copertura per la telefonia mobile", ha aggiunto Bussone. "5 milioni di italiani hanno difficoltà a telefonare, perché abitano o ‘entrano’ in zone senza copertura. 6 milioni di italiani invece hanno difficoltà a vedere i canali Rai e tutto il bouquet televisivo. Un’emergenza riguarda la montagna, ma anche Comuni di pianura e collina come emerge dalla tabella predisposta da Uncem sulla base delle segnalazioni. Riguarda il futuro dei territori, l’adeguatezza degli Enti locali, tutti noi che abitiamo e vogliamo continuare a vivere e fare impresa nelle zone montane del Paese. È una sfida aperta per chi vuole fare incoming turistico e rendere i borghi più smart”.

E dire che nella vicina Svizzera la differenza tra le varie regioni geografiche, a prescindere dalla orografia, non è così marcata – anche in prospettiva 5G. "Ed è questo che dobbiamo costruire anche in Italia.La mappatura che abbiamo realizzato ci dice che troppi pezzi di Paese sono scoperti, abbandonati. È una questione in primo luogo di pubblica sicurezza, non garantita. Intervengano politica e operatori privati delle telecomunicazioni", ha sottolineato il presidente.

A questo punto la strategia è di rinvigorire gli attuali rapporti di collaborazioni con i tre principali operatori nazionali. In secondo luogo Uncem chiede che lo Stato obblighi "gli operatori privati ad ampliare le aree coperte". Il 5% della popolazione non risulta ancora coperto e per altro vive sul 15% del territorio.

Un altro punto nevralgico è quello dell'impiego degli impianti mobili (BTS) durante i periodi di grande intensità turistica. L'AGCOM dovrebbe concedere maggior libertà d'azione in tal senso. Infine Uncem chiede a Governo e parlamentari di inserire la telefonia mobile nella nuova programmazione 2021-2027: individuare sui Por Fesr delle Regioni (come già fatto dall’Emilia-Romagna) delle risorse economiche per i ripetitori telefonici.