In un mondo sempre più connesso e attento alla sicurezza, la videosorveglianza è diventata uno strumento imprescindibile per tutelare abitazioni, attività commerciali e spazi pubblici. Le telecamere possono fungere da deterrente contro furti, atti vandalici e comportamenti illeciti, fornendo prove concrete in caso di necessità. Tuttavia, installare un sistema di videosorveglianza non significa poter riprendere tutto e tutti senza limiti.
In Italia, la normativa sulla privacy è molto chiara e regolamenta in modo stringente l'uso delle telecamere per evitare abusi e garantire il rispetto dei diritti individuali.
Capire cosa dice la legge sulla privacy in materia di videosorveglianza non è solo una questione burocratica: è un atto di responsabilità e consapevolezza, sia per i privati sia per le aziende.
In questo approfondimento esploreremo tutto quello che c'è da sapere: i principali riferimenti normativi, le regole da rispettare per l'installazione delle telecamere, gli obblighi relativi alla conservazione delle immagini e molto altro ancora.
Quali sono le principali norme che regolano la videosorveglianza in Italia?
La materia della videosorveglianza in Italia è disciplinata principalmente da:
- Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR, Regolamento UE 2016/679)
- Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003, come modificato dal D.lgs. 101/2018)
- Provvedimenti specifici del Garante per la Protezione dei Dati Personali
Secondo il GDPR, la raccolta e il trattamento delle immagini devono rispettare i principi fondamentali di liceità, correttezza, trasparenza, minimizzazione dei dati e limitazione della conservazione.
Inoltre, il Garante Privacy italiano ha emesso numerosi provvedimenti e linee guida per chiarire come gestire correttamente i sistemi di videosorveglianza, sia in ambito domestico sia lavorativo. Non è, quindi, qualcosa da fare a cuor leggero senza essersi informati a dovere, prima di acquistare la propria videocamera e posizionarla.
Serve sempre un'informativa per chi entra in un'area videosorvegliata?
Assolutamente sì! Uno dei principali obblighi di chi installa telecamere è informare chiaramente le persone che stanno per accedere a un'area videosorvegliata.
Questo avviene attraverso il cartello di videosorveglianza, che deve essere sempre ben visibile prima dell'entrata nell'area ripresa, chiaro e comprensibile e deve Indicare chi è il titolare del trattamento (cioè chi gestisce le riprese). Non meno importante, vanno specificate le finalità della videosorveglianza (es. sicurezza, tutela di persone e beni).
Non serve specificare dettagli tecnici o rendere pubbliche informazioni come l'ubicazione esatta delle telecamere, ma è obbligatorio indicare come richiedere ulteriori informazioni, ad esempio attraverso un indirizzo email o un numero di telefono. Mentre, in ambito privato, come ad esempio per la videosorveglianza della propria abitazione o di un giardino, la regola generale è che le telecamere devono riprendere esclusivamente proprietà private.
Non è permesso:
- Riprendere aree pubbliche (strade, marciapiedi) senza autorizzazione
- Riprendere l'interno delle abitazioni altrui
- Installare telecamere che ledano la privacy di vicini o passanti
Se ciò accade, può configurarsi una violazione della privacy, punibile anche con sanzioni pesanti.
E in ambito lavorativo, cosa prevede la legge?
Nei luoghi di lavoro, la videosorveglianza è particolarmente delicata perché coinvolge il diritto dei lavoratori alla privacy! Le telecamere possono essere installate solo per esigenze organizzative, produttive, di sicurezza o tutela del patrimonio e, in ogni caso: serve un accordo sindacale o, in mancanza, l'autorizzazione dell'Ispettorato del Lavoro; devono essere adottate misure tecniche per minimizzare l'impatto sulla privacy dei dipendenti; infine non si possono utilizzare sistemi di videosorveglianza per il controllo a distanza dell'attività lavorativa.
Le immagini raccolte possono poi essere conservate solo per il tempo strettamente necessario: solitamente massimo 24-48 ore, salvo esigenze particolari (come eventi criminali da documentare).
Posso installare una telecamera che riprende parte della strada davanti a casa?
Diversamente da come si potrebbe pensare, non è possibile riprendere la strada di fronte alla propria casa, salvo specifiche autorizzazioni. Riprendere spazi pubblici è compito esclusivo delle autorità pubbliche o deve avvenire previa autorizzazione specifica.
Le videocamere domestiche devono inquadrarsi solo su proprietà privata. Tuttavia, se in modo incidentale si riprende una piccola porzione di strada senza concentrarsi su persone o eventi, e solo per esigenze di sicurezza personale, può essere tollerato, ma resta un'area grigia che può generare contenziosi. Fondamentale, quindi accertarsi bene di cosa si va a riprendere per non incappare in eventuali problematiche o sanzioni di vario tipo.
Quanto posso conservare le immagini registrate?
Un altro aspetto da non sottovalutare, una volta posizionato il proprio impianto, è il tempo corretto per conservare i materiali registrati, per evitare di incappare in problematiche di vario tipo. Sempre legate alla questione della privacy! Le immagini, infatti, devono essere conservate per il tempo strettamente necessario.
Nella maggior parte dei casi, il periodo massimo è di 24-48 ore. Eccezioni possono essere fatte, ma devono essere giustificate (es. attività particolarmente a rischio come banche o gioiellerie).
Superare questi tempi senza motivazione valida può comportare pesanti sanzioni.
Cosa rischio se non rispetto la normativa?
Chi non rispetta le regole sulla privacy rischia principalmente tre cose: in primis, sanzioni amministrative molto elevate (anche fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato annuo mondiale in caso di grandi aziende). Non da meno, cause civili per danni da parte di persone che si ritengano danneggiate dalle riprese che sono state realizzate. Ultima ma non per importanza, la possibilità di ricevere delle denunce penali per violazione di privacy che, senza alcun dubbio, vanno evitate.
Prodotti consigliati per una videosorveglianza a norma di legge
Fascia bassa – EZVIZ C6N Telecamera Wi-Fi
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Dotata di funzione di rilevamento del movimento e comunicazione bidirezionale audio, rappresenta una soluzione versatile che si installa rapidamente senza bisogno di conoscenze tecniche avanzate. È ideale per chi desidera sicurezza e praticità senza rinunciare a un prezzo accessibile.
Fascia media – Arlo Essential 2
La Arlo Essential 2 è una telecamera wireless Full HD pensata per chi vuole protezione completa senza complicazioni. Dotata di sirena integrata, è capace di scoraggiare tentativi di intrusione ancor prima che si verifichino. La qualità video in alta definizione offre immagini chiare e dettagliate sia di giorno che di notte, grazie alla modalità visione notturna a colori.
La sua struttura robusta e resistente agli agenti atmosferici la rende perfetta per installazioni esterne: pioggia, vento o sole non compromettono il suo funzionamento. Supporta inoltre notifiche intelligenti, rilevamento di persone, veicoli e pacchi, per offrire una sorveglianza personalizzata. È la scelta ideale per chi vuole proteggere casa, giardino o una piccola attività commerciale con un prodotto affidabile, semplice da configurare e completamente gestibile via app.
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