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IoT

VMware a tutta sul 5G e l’Internet of Things, partnership e novità all’MWC 2019

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IoT

VMware a tutta sul 5G e l’Internet of Things, partnership e novità all’MWC 2019

di Manolo De Agostini giovedì 28 Febbraio 2019 9:44
  • 3 min
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Il 5G è stato il tema centrale del Mobile World Congress 2019 e in casa VMware sono pronti a trasformarlo in una grande opportunità, non solo per loro stessi ma per tutti. Il 5G non sarà un semplice aggiornamento del 4G, ma rappresenterà un salto in avanti davvero importante, che permetterà di raggiungere velocità molto elevate e abilitare tutta una nuova serie di servizi e casi d’uso innovativi. Le potenzialità sono enormi, ma per sfruttarle i Communications Service Providers (CSP) devono investire in infrastrutture cloud e virtualizzate, in grado di sostenere le richieste della loro base di clienti e funzionare senza interruzioni.

Per trovare diffusione e successo il 5G necessita tanto di un’architettura software-driven che della virtualizzazione delle funzioni di rete (NFV), ossia un approccio architetturale che virtualizza intere classi di funzioni dei nodi di rete come blocchi elementari che possono essere interconnessi per implementare servizi di comunicazione. Questo consente di migliorare l’efficienza operativa e di rete, supportare nuovi servizi più personalizzati, prepararsi per il 5G e implementare le strategie cloud.

Ed è qui che entra in gioco VMware. Come recitava una famosa pubblicità degli anni ’90, “la potenza è nulla senza il controllo” e l’azienda di Palo Alto si propone come abilitatrice del 5G e dei suoi servizi alle telco. L’MWC è stato il teatro per annunci importanti: un ampliamento delle partnership AT&T e Vodafone, insieme al potenziamento del rapporto con Ericsson e a una nuova alleanza con T-Systems.

“Allontanandoci dalle inflessibili architetture del passato definite dall’hardware e implementando il 5G come architettura completamente virtualizzata, le telco saranno in grado di battere i concorrenti con nuovi servizi a valore aggiunto e di migliorare le prestazioni e l’efficienza operativa delle proprie reti. VMware offre oggi le migliori basi per il telco cloud compatibile con il 5G” ha sottolineato Shekar Ayyar, executive vice president, strategy and corporate development and general manager, Telco NFV Group, VMware.

Fondamentale a tal proposito VMware Smart Assurance 10, che offre funzionalità di garanzia per fornire impatto sui servizi e analisi delle cause principali con visibilità su reti fisiche e virtuali, nonché ambienti multi-cloud. Questo aiuta a identificare come vengono consumate le risorse e se vengono rispettati gli accordi sul livello di servizio.

I CSP devono quindi attuare una trasformazione delle infrastrutture per fornire servizi che passino tra cloud, inclusi cloud pubblici, privati ed edge. Un aspetto chiave delle reti 5G è rappresentato dal network slicing, che permette di dividere e scalare la rete su base as-a-service e on-demand. Ciò richiede un’infrastruttura software-defined avanzata che consenta a più reti virtuali di essere create al di sopra di un’infrastruttura fisica condivisa. Le reti virtuali possono poi essere personalizzate per le necessità specifiche di applicazioni, servizi, dispositivi, clienti e altri CSP.

Per i CSP, il network slicing apre nuove opportunità di business. Servizi come le visite mediche a distanza e gli interventi da remoto, droni smart e automobili connesse hanno ovviamente caratteristiche di rete molto diverse. Nuove tecnologie come la virtualizzazione, la network programmability e il network slicing permetteranno alle reti di essere personalizzate in base ai bisogni di ogni applicazione. Di conseguenza nuovi prodotti e servizi potranno essere facilmente personalizzati, installati e adattati.

Secondo Pat Gelsinger, CEO di VMware, la “natura collaborativa di 5G può anche stimolare una maggiore collaborazione all’interno dell’ecosistema e alterare il panorama competitivo del settore. Gli ambienti ibridi che sfruttano il meglio dei due mondi, accoppiando infrastrutture di cloud pubblico hyper-scale come quelle di Amazon Web Services o IBM, e i cloud NFV avanzati dai CSP, potrebbero diventare la base per nuovi mercati per applicazioni e strumenti aziendali e consumer”.

Per questo VMware sta lavorando con le principali telco mondiali, ma anche con chi crea le infrastrutture. Il CEO Pat Gelsinger ci ha spiegato che questi accordi nascono dalle rispettive basi di clienti, che chiedono a gran voce che la parte “hardware” e quella “software” collaborino per un fine ultimo: fornire grandi servizi. A tale scopo VMware mette a disposizione la sua esperienza affinché il 5G offra il massimo ai consumatori.

VMware ha inoltre annunciato l’espansione delle proprie integrazioni WAN software-defined (SD-WAN), con nuovi partner (ADVA Optical Networking, Telco Systems, RingCentral, SevOne e Plixer) che adotteranno il framework scalabile di VMware SD-WAN by VeloCloud per integrare sicurezza, l’infrastruttura cloud e la tecnologia di network management. Altre novità sono le ultime versioni di VMware NSX-T Data Center 2.4 e NSX Cloud, che consentono ad architetti, operatori di rete e sicurezza e sviluppatori a superare l’approccio rigido, inflessibile e spesso insicuro delle reti definite dall’hardware per connettere e proteggere le applicazioni ovunque esse risiedano.

Infine, VMware ha annunciato uno stack software completo per i device edge con l’obiettivo di supportare i clienti nel gestire i propri dispositivi periferici e creare una base sicura per abilitare una comprensione intelligente a partire dai dati IoT. Lo stack software sfrutta la combinazione di un sistema operativo Linux leggero, Photon OS 3.0 (che introduce il supporto per ARM64), ottimizzato per cloud nativo, container, edge e IoT, con VMware Pulse IoT Center, una soluzione di monitoraggio e gestione dei dispositivi IoT sicura e di livello enterprise.

di Manolo De Agostini
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