Vodafone tornerà alla fatturazione mensile

L'AD di Vodafone, Aldo Bisio, conferma il ritorno alla fatturazione mensile per una questione di "trasparenza".

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a cura di Dario D'Elia

Vodafone ha confermato che tornerà alla fatturazione mensile. Come ha detto l'amministrazione delegato Aldo Bisio, in una lunga intervista pubblicata ieri dal Corriere della Sera, "ci siamo resi conto che abbiamo sottovalutato un elemento importante che ci lega ai clienti, la trasparenza".

Già, pare che abbiano dimenticato il valore della chiarezza. Un incidente di percorso. "Nell'aprile del 2016 abbiamo ridotto il ciclo di fatturazione e nei fatti aumentato i prezzi", ha spiegato l'AD. "Era un'operazione legittima in un sistema di mercato liberalizzato, dove i prezzi sono tra i più più competitivi d'Europa".

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A destra il nuovo logo

Grazie all'attenzione "posta dal Governo e dalle Autorità" hanno deciso di compiere un passo indietro ma ci vorrà un po' di tempo perché l'operazione richiederà "investimenti ingenti".

Se è vero che Bisio ama i numeri, sa bene che rinunciare a quell'8% dovuto alla tredicesima mensilità (su base annua)  non sarà facile. Non è chiaro come avverrà la transizione. Chi paga oggi 30 euro ogni 28 giorni, pagherà lo stesso ogni mese?

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Non resta che attendere i prossimi sviluppi, fermo restando il fatto che viene già considerato un "problemino" del passato perché adesso è tempo di progetti per la 5G e l'FTTH. La prima è considerata una rivoluzione. Si parla di "miliardi di sensori, rilevatori di pressione, misuratori della glicemia, droni che verificano la condizione di campi agricoli o i sistemi di irrigazione". Bisio non nasconde l'esigenza di rinnovata "creatività, di formazione".

Aldo Bisio
Aldo Bisio

Però senza fibra a monte non può esserci 5G. Ecco spiegata quindi l'importanza strategica della collaborazione con Open Fiber: non solo per il residenziale ma anche per il mobile. "È l'equivalente dei romani con i loro acquedotti o della rete elettrica negli anni '50. Perciò siamo stati i primi a crederci: porterà la fibra veloce nella casa di 9,5 milioni di italiani entro il 2022 nelle aree concorrenziali. E poi l'estensione della fibra a quasi tutto il Paese nelle aree a fallimento di mercato", ha puntualizzato l'AD.

E se qualcuno ha ancora dubbi sull'impiego domestico, bisognerebbe considerare che la realizzazione, sempre secondo Bisio, dovrebbe essere indipendente dalla domanda. "Poi la domanda si genera in base alla qualità dell'offerta. Ci aspettiamo accada anche per il 5G".

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Per sfruttare al meglio queste rivoluzioni alle porte Vodafone dovrà cambiare. "Il valore aggiunto sarà ridisegnare i modelli. Non sono solo i bit che passano ma la capacità di collegare quei dati. Decisivi saranno i data analytics, gli strati di servizio che offriremo. La Vodafone del 2025 sarà molto diversa da quella che vediamo ora", assicura l'alto dirigente.

"Ci saranno nuove alleanze, possibili acquisizioni di start up e joint venture".


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