Volunia è finito: Massimo Marchiori lascia il progetto

Il noto ricercatore Massimo Marchiori ha deciso di abbandonare il progetto del motore di ricerca Volunia. Forse per incomprensioni con l'attuale amministratore delegato. Resta il fatto che il progetto non ha mai preso il volo.

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a cura di Dario D'Elia

Massimo Marchiori, l'informatico italiano a cui si deve un po' del successo di Google, ha deciso di abbandonare il progetto Volunia. Lo ha fatto pubblicando una sorta di lettera di commiato su Il Sole 24 Ore. "La vita è fatta di storie. E la storia che sto per raccontarvi non è tutta la storia che potrei raccontare, anzi (quella completa sarebbe lunga come un libro), ma contiene gli elementi principali", esordisce il ricercatore.

E così scopriamo che si è dimesso dal ruolo di direttore tecnico e che non contribuirà più in alcun modo al progetto del motore di ricerca che ha presentato a febbraio. Ora, come tutti ben sanno Volunia non è mai decollato del tutto ma si è fatto volere bene. Epica la presentazione stampa dove ben poco ha funzionato.

Marchiori

In ogni caso lo sviluppo è proseguito, ma quello che non sapevano i curiosi è che l'Amministratore Delegato di Volunia non era più da qualche tempo Marchiori. Insomma, guidato dalla passione ha creato il team, l'ha condotto, ha "affrontato le difficoltà di una startup e cercato soluzioni a mano a mano che la complessità aumentava". Il suo scopo primario non era fare soldi, ma quello che più gli piace: fare qualcosa di utile, meglio ancora se per il Web.

Dopodiché qualcosa non ha funzionato. Forse screzi con l'attuale AD, forse la costatazione che un "progetto del genere, per avere successo, deve generare utili".

"Avevo ideato questa parte del progetto in maniera precisa e scrupolosa, con idee specifiche ed algoritmi opportuni (che, ripeto, ora non darò più a Volunia) ma lo scopo finale era proporre agli utenti della rete modi nuovi di concepire il web e di sfruttarne le potenzialità", conclude la sua lettera Marchiori.

Che possiamo dire? L'epilogo è da commedia amara all'italiana.