Warner e Intel contro i dispostivi che bucano l'HDCP

Warner Bros. e Digital Content Protection hanno denunciato l'azienda Freedom USA che vende video-converter capaci di aggirare le protezioni HDCP dei decoder e dei lettori Blu-Ray. C'è per esempio un dispositivo perfetto per chi vuole masterizzare illegalmente.

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a cura di Dario D'Elia

Warner Bros. e Digital Content Protection (Intel) hanno denunciato un produttore hardware specializzato in dispositivi capaci di bypassare le protezioni HDCP adottate dai decoder e dai lettori Blu-Ray. In pratica la Freedom USA dell'Ohio, da quando nel 2010 è stata craccata la chiave per la decodifica dello standard HDCP, ha iniziato a vendere speciali unità capaci di convertire il flusso digitale protetto in VGA per consentirne la copia illegale (e non solo ovviamente).

Ad esempio il SIIG HDMI to YpbPr VGA & Audio Converter, a cui fa riferimento il documento di denuncia, all'aspetto ricorda un comune dispositivo video con porte di ingresso HDMI e DVI. In verità grazie alle uscite Component/VGA e S/PDIF, e alla circuiteria integrata, consente di trasferire eventualmente su PC la copia di un film Blu-Ray o di una trasmissione TV senza problemi di sorta. Insomma si può piratare ogni contenuto video (inclusi i servizi pay-per-view) aggirando le protezioni.

Siig HDMI to YpbPr VGA & Audio Converter

"Ci sono leggi per proteggere sia la proprietà intellettuale sia i contenuti che sono creati e posseduti dai content provider. Se un dispositivo di circonvenzione è stato creato per usare queste informazioni, noi e altri ci affideremo nel modo appropriato a ogni rimedio", ha commentato Intel.

Probabilmente qualcosa deve essere cambiato dal 2010, poiché il mercato negli Stati Uniti offre ampia scelta di prodotti per aggirare la tecnologia HDCP. Forse Freedom USA è considerata all'avanguardia o probabilmente con la crisi è aumentato il mercato del fai-da-te domestico. Resta il fatto che per Warner Bros. la circonvenzione dell'HDCP aumenta il rischio della copia e della ridistribuzione dei contenuti video. Con gravi effetti collaterali sui canali di distribuzione ufficiali. Dal segmento home video, al video-on-demand al classico broadcasting di qualità premium.

Warner Bros. e Digital Content Protection ovviamente vorrebbero il blocco delle vendite di questi prodotti e un indennizzo per il danno subito. D'altra parte Freedom USA può pur sempre sostenere di vendere un prodotto che serve per la legittima visione di contenuti video digitali su vecchi TV e monitor.