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a cura di Marco Schiaffino

Quante volte ci capita che qualcuno ci chieda aiuto per risolvere un problema con il computer? Ecco: se per farlo usiamo il sistema di Assistenza Remota di Windows rischiamo che lo slancio di generosità si trasformi in un boomerang. Attraverso lo strumento di connessione remota è infatti possibile rubare informazioni dal PC di chi offre il suo aiuto.

Il problema è legato alla procedura utilizzata dal sistema Microsoft per inviare la richiesta di aiuto, che utilizza un file XML per recapitare l'invito.

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Modificandone il contenuto è infatti possibile avviare l'upload di un qualsiasi file dal computer di chi fa il fatidico doppio clic verso un server esterno. Risultato: la volontà di aiutare qualcuno si trasforma in una trappola che mette a rischio dati sensibili.

Il problema è stato risolto con gli ultimi aggiornamenti di Windows pubblicati nel mese di marzo, ma i sistemi per cui non sono più disponibili gli aggiornamenti (per esempio Windows XP) sono ancora vulnerabili.

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