Yacht e droni si possono dirottare con falsi segnali GPS

Un gruppo di ricercatori della University of Texas è riuscito a dirottare uno yacht con lo spoofing GPS.

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a cura di Dario D'Elia

Il pilota automatico delle barche, ma in verità di ogni mezzo che si affida al sistema GPS, può essere ingannato con tecniche di hacking in remoto. Un gruppo di ricercatori della University of Texas ha dimostrato per la prima volta come si possa attuare uno spoofing GPS. È stato fatto con uno yacht nel Mar Mediterraneo e recentemente con un veicolo più tradizionale.

Lo U.S. Department of Homeland Security ha organizzato un incontro con il professor Todd Humphreys della Cockrell School of Engineering e il suo gruppo di studenti per una valutazione sul campo. Ebbene, è bastato un piccolo drone a 1 km di distanza, adeguatamente personalizzato, per ingannare un veicolo guidato dai segnali GPS. Il prossimo anno ci proveranno da una distanza di 10 km.

Spoofing GPS

In pratica l'apparecchiatura hacker consente di creare un falso segnale GPS che si sostituisce a quello ricevuto dal mezzo. In questo modo la navigazione satellitare automatica diventa potenzialmente uno strumento letale per i malintenzionati.

L'anno scorso gli iraniani si erano vantati di aver sottratto agli americani un drone tramite spoofing. Inizialmente la cosa era parsa poco credibile, ma adesso ecco giunta la conferma di questa possibilità.

"Penso che questa dimostrazione certamente solleverà perplessità e servirà come campanello di allarme per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture critiche a rischio di attacco spoofing", ha commentato Milton R. Clary, analista del Department of Defense (DoD) Aviation Policy.

A Washington i telefoni saranno diventati bollenti, anche perché entro il 2015 i cieli statunitensi si riempiranno non solo di droni militari ma anche civili.

"È gratificante poter condurre una ricerca che ha un impatto sul miglioramento della sicurezza nazionale, e a livello personale, questo specifico progetto ha avuto un sacco di valore per me, perché stavo lavorando su cose, come lo sviluppo di software, che di solito non mi riguarda in qualità di studente aerospaziale", ha aggiunto uno dei giovani studenti." La fusione unica di ingegneria elettronica e ingegneria aerospaziale è stata molto preziosa per coltivare la mia competenza tecnica".