“Yahoo raggiunge così il livello tecnologico di Google. E’ un qualcosa che l’industria aspettava da tempo”, ha dichiarato Paul Kelley, buyer pubblicitario per Carat Fusion. “Il problemi di usabilità e la risicata efficienza di Yahoo, negli ultimi anni, hanno dato un grande vantaggio a Google. L’aggiornamento potrebbe convincere soprattutto le piccole imprese ad investire nel paid-search advertising”, ha sottolineato Samir Patel, fondatore e CEO di SearchForce, consultant del segmento. Inoltre, grazie all’acquisizione della londinese WhereonEarth avvenuta nel 2005, sarà possibile anche il cosiddetto “local search and advertising”, permettendo di fatto agli utenti di visualizzare inserzioni correlate ai luoghi di residenza. L’ultima opzione sarà quella di poter pubblicare inserzioni su piattaforme online diverse, come Google e Microsoft, e non solo sulle pagine Web di Yahoo.
La scelta di parzializzare gli aggiornamenti è il frutto di un piano strategico volta a favorire il passaggio dei clienti dal vecchio sistema al nuovo, senza eccessivi traumi. Le politiche marketing, infatti, hanno bisogno di tempo per adattarsi a nuovi strumenti. La prossima settimana verrà rilasciato un aggiornamento che implementerà le funzioni di gestione dei dati e di analisi. In seguito, fino al terzo quarto del 2006, verranno rese pubbliche le altre novità.
Google dispone del rating di crescita più alto nel marketing pubblicitario, con un tasso dell’80%; contro il 36% di Yahoo. La partita, però, non è ancora decisa dato che i settori emergenti potrebbero alterare gli attuali equilibri. All’orizzonte sembrano profilarsi, infatti, l’avvento dei “link sponsorizzati” con immagini e dei servizi "click-to-call Web phone". Questi ultimi sono, probabilmente, la novità più interessante. In pratica gli utenti, con un solo click su un banner, potranno entrare direttamente in contatto con il call-center dell’azienda inserzionista sfruttando la piattaforma VoIP.