YouTube pagherà agli utenti parte degli introiti pubblicitari creati dal traffico dei video più popolari, quelli comunemente chiamati "virali", di qualsiasi genere essi siano. In altre parole, il programma di partnership sarà esteso a chiunque, non solo a chi decide d'iscriversi.
Questa scelta, evidentemente, è un nuovo tassello nel percorso che Google ha intrapreso per trasformare YouTube in una fonte di guadagni, cosa che a oggi non si è ancora verificata. Senza l'obbligo d'iscrizione, chiunque carichi un video di successo, sarà avvisato tramite posta elettronica, e invitato a partecipare al programma.
Se l'utente accetta, il video sarà accompagnato da annunci pubblicitari e l'utente potrà ricevere parte dei guadagni. Non si sa, tuttavia, quante visualizzazioni si dovranno raggiungere per rientrare nella categoria.
YouTube, proposta di partecipazione al programma pubblicitario.
Per YouTube, effettivamente, i video amatoriali potrebbero rappresentare un'importante fonte d'introiti: alcuni vengono visualizzati milioni di volte in pochi giorni, e persino ripresi dalle televisioni di tutto il mondo, senza che il sito ci guadagni nulla.
YouTube, per diffondere la notizia, fa leva sui famosi 15 minuti di fama. Se tutti hanno diritto ad averli, come diceva Andy Warhol, perché non guadagnarci qualcosa? Sembra sensato, dopotutto.
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