Airoh Mathisse, il casco perfetto che ha un solo difetto | Recensione

Mathisse di Airoh è un casco che ha la possibilità di trasformarsi da modello integrale a jet con un semplice gesto.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Casco integrale o jet? Per alcuni non ci saranno dubbi, ad esempio, se guidate supersportive indosserete quasi certamente un modello integrale, mentre se guidate uno scooter potreste preferire un jet. Non è una regola, ma è quello che spesso accade. Tuttavia, sarebbe comodo avere un casco in grado di trasformarsi nell’uno o l’altro modello in base alla situazione. Anche nel caso di supersportive, avere un po’ d’aria in più sulla faccia durante le traversate cittadine potrebbe essere piacevole. I caschi modulari, o che si trasformano, esistono da tempo, ma la filosofia di Airoh pone i suoi caschi si un altro livello se è questa la necessità. Mathisse è un esempio perfetto di come un casco possa offrire il meglio dei due mondi, e lo fa a un prezzo assolutamente accettabile, a partire da poco più di 200 euro, per arrivare a circa 300 euro per i modelli più particolari.

Disponibile in sei taglie, con due misure di calotta, è certificato con gli ultimi standard, integra il visore oscurato e la visiera si può regolare facilmente su ogni apertura (non ha scatti prefissati). La visiera Pinlock è già installata, così come la membrana (Stop Wind) attorno al collo. L’areazione è buona, in modalità integrale, e i comandi sono abbastanza facili da raggiungere, anche se sarà necessaria un po’ di pratica. Non manca la predisposizione per l’interfono.

Per attivare il visore oscurato dovrete interagire con un comando nel bordo sottostante, più o meno nella metà posteriore, subito dopo la mentoniera. Un po’ più scomoda l’apertura della visiera che vi porterà a spingere direttamente sulla visiera stessa dato che non si riesce ad afferrare sempre facilmente la protuberanza apposita.

La specialità di Mathisse è la possibilità di trasformarsi, con un semplice gesto, da casco integrale in jet, agendo su un gancio anteriore che fa scorrere tutta la mentoniera fino alla parte posteriore della calotta. Diversamente da altri caschi del genere, la cui mentoniera rimane nella parte anteriore, come se si posizionasse sulla fronte, con Mathisse scompare totalmente dietro il casco, soluzione che non è solo più bella da vedere ma anche più funzionale ed aerodinamica. È la facilità della trasformazione a impressionare, si può fare facilmente in mezzo secondo mentre si è in moto, con una sola mano. Non dovrete nemmeno preoccuparvi della posizione della visiera, il movimento di apertura sposterà la visiera in maniera automatica.

Indossato in maniera jet continuerete a passare a una modalità all’altra non appena c’è un tratto di strada che permette di mantenere una velocità più elevata. Vi fermerete a un semaforo e lo aprirete. Il movimento è così semplice, veloce e preciso che diventa tanto naturale quanto aprire e chiudere la sola visiera.

Non è un casco particolarmente leggero, ma anche dopo viaggi di molte ore non è mai diventato un problema.

Il difetto principale di Mathisse è la sua dimensione. Se cercate un casco che vesta stretto, in termini di calotta esterna, sia per una questione estetica sia per comodità, non è il casco che fa per voi. Se, invece, avete una testa grande o una corporatura importante, vi troverete bene.

È disponibile in più colorazioni, tra cui le versioni opache in nero, grigio e bronzo del 2023.