Il futuro di Mercedes-AMG si gioca su un equilibrio delicato tra innovazione elettrica e tradizione motoristica, mentre l'azienda tedesca naviga tra le pressioni normative europee e le richieste di mercati globali che ancora bramano il rombo autentico di un motore a combustione. La strategia del marchio di Affalterbach rivela una doppia anima: da un lato la spettacolare concept AMG GT XX da 1.340 cavalli completamente elettrica, dall'altro lo sviluppo parallelo di un nuovo V8 destinato a prolungare l'eredità termica del brand ben oltre la fine del decennio. Questa apparente contraddizione nasconde in realtà una visione pragmatica che riconosce come diverse regioni del mondo abbiano esigenze e tempistiche differenti nella transizione verso la mobilità sostenibile.
Le parole di Michael Schiebe, CEO di AMG, chiariscono la filosofia aziendale in un momento cruciale per l'industria automobilistica. L'approccio flessibile della casa tedesca emerge dalla consapevolezza che il mercato americano, in particolare, mantiene una forte domanda per i propulsori tradizionali. "Continuiamo finché vediamo che c'è richiesta da parte dei clienti, e soprattutto negli Stati Uniti vediamo ancora consumatori che desiderano semplicemente il V8, un V8 puro", ha spiegato il dirigente durante un'intervista esclusiva, sottolineando come questo sia il motivo principale degli investimenti tecnologici in corso.
La timeline dello sviluppo prevede l'arrivo del nuovo motore V8 per la fine del 2027, senza una data di scadenza predefinita per la sua produzione. Questa strategia aperta riflette l'incertezza normativa che caratterizza il panorama automobilistico globale, dove diverse giurisdizioni stanno adottando approcci differenti alla decarbonizzazione dei trasporti.
La complessità del quadro regolamentare internazionale emerge chiaramente dalle considerazioni di Schiebe riguardo alle normative europee del 2035, che impongono emissioni zero di CO₂ per le nuove automobili. Questa regolamentazione rappresenta di fatto un divieto per i motori a combustione interna, a meno che i costruttori non investano rapidamente nei carburanti sintetici. "Al momento c'è una fine naturale in Europa", ha ammesso il CEO, riconoscendo le sfide che il continente presenta per i propulsori tradizionali.
Tuttavia, la geografia normativa mondiale offre scenari diversificati che AMG intende sfruttare strategicamente. Gli Stati Uniti e altri mercati internazionali non affrontano le stesse restrizioni temporali dell'Unione Europea, creando opportunità per prolungare la vita commerciale dei motori termici. "Negli USA, nei mercati d'oltremare dove non c'è una data di scadenza precisa, sono abbastanza fiducioso che li porteremo avanti per diversi anni, all'inizio degli anni '30, a metà degli anni '30", ha precisato Schiebe, delineando un orizzonte temporale che si estende ben oltre le previsioni più conservative.
La strategia ingegneristica di Mercedes-AMG dimostra una notevole lungimiranza nella gestione di questa complessità normativa. Il nuovo V8 in sviluppo è progettato per rispettare le severe normative EU 7 sulle emissioni, garantendo così la conformità anche nel mercato europeo più restrittivo. Questa scelta progettuale non è casuale: "Non avrebbe senso svilupparlo solo per gli Stati Uniti. E se sviluppi un nuovo V8 in questo momento, ovviamente deve essere conforme alle EU 7, perché arriva alla fine del 2027 e nel 2028, quindi devi soddisfare i requisiti", ha spiegato il dirigente.
Le specifiche tecniche del futuro propulsore rimangono ancora avvolte nel mistero, ma le prime indiscrezioni suggeriscono un'evoluzione dell'attuale 4.0 litri biturbo "hot vee" che ha caratterizzato l'era moderna di AMG. La configurazione "hot vee", che posiziona i turbocompressori all'interno della V del motore, ha rappresentato una rivoluzione termodinamica per il marchio, migliorando significativamente i tempi di risposta e l'efficienza complessiva del propulsore.
Tra le innovazioni tecniche più intriganti emerge la possibilità dell'adozione di un albero motore flat-plane, una soluzione che potrebbe trasformare radicalmente il carattere sonoro e prestazionale del V8 AMG. Questa configurazione, tipica dei motori da competizione e di alcune supercar italiane, offre vantaggi in termini di bilanciamento e potenziale di rotazione, pur richiedendo soluzioni ingegneristiche sofisticate per gestire le vibrazioni caratteristiche.
L'applicazione del nuovo propulsore resta ancora da definire nei dettagli, anche se è già chiaro che modelli come la C63 dovranno attendere prima di beneficiare di questa evoluzione tecnica. La scelta dei modelli destinatari dipenderà probabilmente da considerazioni strategiche legate al posizionamento di mercato e alle tempistiche di rinnovamento delle diverse gamme del portfolio AMG. La transizione sarà graduale e ponderata, riflettendo l'approccio metodico che caratterizza lo sviluppo prodotto del marchio tedesco.
Parallelamente all'innovazione sui propulsori tradizionali, la concept AMG GT XX rappresenta l'altra faccia della strategia aziendale, dimostrando come l'elettrificazione possa mantenere l'anima prestazionale del marchio. Questa dualità tecnologica riflette la volontà di AMG di non abbandonare nessuna delle due strade, elettrica e termica, almeno fino a quando le condizioni di mercato e normative non renderanno inevitabile una scelta definitiva.