Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

A luglio le vendite delle auto elettriche hanno stabilito un record: +340% rispetto al mese precedente e una quota sul totale pari allo 0,4% con 2.906 unità negli ultimi sette mesi.L'ultimo rapporto dell'Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae), calcolato sui numeri ufficiali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e relativi al mercato delle immatricolazioni in Italia, conferma il buon andamento delle nuove motorizzazioni. Ovviamente se da una parte l'impennata delle vendite è eclatante - soprattutto grazie a privati e società di noleggio - dall'altra i volumi di vendita sono ancora minimi. Si parla infatti di 641 immatricolazioni a luglio, su complessive 153.293 (+4,4% rispetto a luglio 2017). Comprensibile considerata anche la ridotta disponibilità di paline di ricarica.

Elettriche luglio 2018

Elettriche

Anche le auto ibride confermano buoni risultati, con un +47% rispetto a giugno e una quota di mercato ormai pari al 4,1%. Nello specifico ne sono state vendute 7911, mentre negli ultimi 7 mesi ben 52.418.

"Complessivamente, le vetture vendute nel 7° mese dell'anno sono state 152.393, quasi 6.500 in più rispetto alle 145.942 del luglio 2017 (+4,4%)", sottolinea Unrae. "Il cumulato dei primi 7 mesi riduce la flessione a -0,7% con l'immatricolazione di 1.273.730 autovetture, rispetto a 1.283.242 del gennaio-luglio 2017".

Michele Crisci, Presidente dell'Unrae, è certo che le vendite durante l'anno saranno leggermente inferiori al 2017: circa 1.960.000 autovetture (-0,6%).

Ibride luglio 2018

Ibride

"Lo scenario di lungo periodo indica per il 2019 un andamento delle immatricolazioni di autovetture di poco superiore a quanto registrato nel 2017, a 1.980.000 unità, segnando un incremento dell'1%. Solo nel 2020 si prevede che il mercato possa superare la soglia di 2.000.000 di immatricolazioni", ha dichiarato Crisci.

"Con questi tassi di crescita e senza interventi di stimolo al rinnovo del parco circolante, si fa fatica a vedere un impulso considerevole sul ricambio del parco auto anziano, che conta ancora oggi oltre il 20% di vetture ante Euro 3".

E sul fronte benzina e diesel? Le prime sono cresciute a luglio dell'11,3%, al 33,1% di quota sul totale, con una crescita nella sola area privati del 26,7%, a fronte di una flessione del 20% nelle società. "Nel cumulato gennaio-luglio l'incremento, decisamente più contenuto, è pari al 2,8%, coprendo 1/3 delle vendite totali. In crescita tutte le altre alimentazioni: il Gpl (+8,5%) riduce il calo del cumulato al -2,8% e sale all'8,1% di quota nel mese (6,3% nei 7 mesi), grazie agli acquisti di società e noleggio", si legge nella nota ufficiale.

Le diesel sono calate del 5,2%, con una quota di mercato che perde oltre 5 punti fermandosi al 51% del totale. "Flessione determinata dalla forte riduzione degli acquisti dei privati (-16,8%), a fronte di un incremento delle vendite negli altri canali, in particolare le società (+11,8%), realisticamente per il riassortimento delle giacenze in vista dell'entrata in vigore, il 1° settembre, delle nuove norme di omologazione dei veicoli (WLTP e RDE)", prosegue la nota. "Nei primi 7 mesi la flessione è del 6,2% e la quota, in discesa di 3 punti percentuali, si posiziona al 53,6% del totale".

Nei segmenti da rilevare il calo a doppia cifra in luglio dellle city car e l'alto di gamma, mentre le medie del segmento C sono cresciute di quasi il 18%, raggiungendo nel mese il 35,2% di quota (33,9% nel cumulato) ad un passo dal raggiungere le utilitarie (B).

"Da segnalare la flessione di tutte le carrozzerie, ad eccezione dei fuoristrada (+10,6%) e dei crossover (+43%); leggero segno più anche per le multispazio", conclude la nota.