Cancellazione multe fino a 1.000 euro: quale modulo utilizzare

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate è disponibile il modulo per chiedere lo stralcio parziale o totale delle multe comminate dal 2000 al 2015.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Lo stralcio delle cartelle esattoriali del 2023 non è stato ancora completamente definito ma il meccanismo delineato dalla Legge di Bilancio ha affidato agli enti non statali il compito di procedere o meno con l’annullamento dei debiti (sanzioni) fino ad un massimo di 1.000 euro, per il periodo dal 2000 al 2015.

Il nuovo Decreto prevede ora una duplice possibilità: non applicare una tregua fiscale oppure eseguire lo stralcio delle cartelle in versione integrale. A partire dal 6 marzo 2023 l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha messo a disposizione il modulo che gli enti creditori, come ad esempio i Comuni, devono utilizzare per comunicare la loro scelta.

Sulla base delle scelte comunicate all’AdER, il 30 aprile 2023 si realizzerà l’annullamento automatico dei debiti: i cittadini, in questo caso, per beneficiare della tregua fiscale non devono presentare alcuna domanda. In ogni caso, al momento le ipotesi in campo sono diverse:

  • Annullamento automatico dei singoli debiti all’AdER dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, di importo residuo fino a 1.000 euro (sanzione, interessi, quota capitale);
  • Per le somme affidate all’AdER dagli enti creditori diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali decidono questi ultimi tra tre opzioni:
    • Tregua fiscale;
    • Eliminazione interessi (dovuto il capitale);
    • Applicazione completa dello stralcio.

Come spiegato in un comunicato delle Entrate: “Sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, nella sezione “Enti Creditori”, sono presenti le informazioni e i moduli da utilizzare sia per la comunicazione del provvedimento di applicazione dello stralcio “integrale” sia per i provvedimenti di diniego dell’annullamento “parziale”, da inviare esclusivamente all’indirizzo di Posta elettronica certificata (Pec) indicato nei moduli, insieme a una copia del provvedimento stesso”. Tutto resta ancora congelato fino al 31 marzo e diventa concreto solo il termine del 30 aprile 2023, quale nuova data di effettivo annullamento dei debiti oggetto di stralcio fissata dal Decreto Milleproroghe.