Renault sceglie la via dell'elettrificazione più potente per i suoi crossover compatti, inaugurando una nuova era per la sua tecnologia ibrida. Il costruttore francese ha silenziosamente introdotto un'importante evoluzione della propria offerta full hybrid, presentando inizialmente sul mercato spagnolo un nuovo sistema con potenza incrementata a 160 CV, destinato a sostituire progressivamente l'attuale configurazione da 143 CV sui modelli Captur e Symbioz.
La rivoluzione tecnica si basa principalmente sull'adozione di un inedito propulsore termico di maggiore cilindrata e potenza. Il nuovo quattro cilindri 1.8 a iniezione diretta eroga 109 CV, superando nettamente il precedente 1.6 a iniezione indiretta da 94 CV. Ad accompagnare questa evoluzione troviamo una batteria di capacità superiore, passata da 1,2 a 1,4 kWh, mentre rimangono invariati i due motori elettrici: quello principale da 49 CV dedicato alla trazione e l'ausiliario da 20 CV che svolge le funzioni di starter e generatore.
Il risultato è un sistema ibrido che offre prestazioni decisamente più brillanti senza compromettere l'efficienza che caratterizza la tecnologia E-Tech di Renault. I numeri parlano chiaro: lo 0-100 km/h viene completato in 8,9 secondi dalla Captur (contro i precedenti 10,6) e in 9,1 secondi dalla Symbioz, con consumi che scendono addirittura a 4,4 litri per 100 km, migliorando di 0,3 litri il valore delle versioni precedenti.
La nuova architettura ibrida (se avete una plug-in c'è la wallbox per ricaricare) non si limita ad offrire più potenza e prestazioni superiori. La Casa della Losanga ha lavorato anche sulla raffinatezza del sistema, intervenendo sulla trasmissione Multi-mode per renderla più reattiva e fluida nei cambi marcia. Un aspetto, questo, che rappresentava uno dei pochi punti critici della precedente generazione, e che ora promette di essere stato risolto, anche se sarà necessario attendere i test su strada per verificarne l'effettiva evoluzione.
L'incremento di potenza porta con sé anche vantaggi pratici non trascurabili per chi utilizza questi crossover anche per il traino: la capacità massima rimorchiabile sale infatti da 750 a 1.000 kg, un miglioramento del 33% che amplia notevolmente la versatilità d'uso di entrambi i modelli. Vale la pena sottolineare come questo aggiornamento tecnico arrivi in un momento particolarmente importante per Renault, con la gamma in piena evoluzione e la concorrenza sempre più agguerrita nel segmento dei crossover compatti elettrificati.
Il lancio sul mercato italiano è previsto nei prossimi mesi, dopo il debutto in Spagna dove la Captur con il nuovo sistema ibrido è già ordinabile a partire da 27.540 euro, mentre per la più spaziosa Symbioz il listino parte da 31.250 euro. Questi valori possono dare un'indicazione di massima per il futuro posizionamento sul nostro mercato, anche se la definizione dei prezzi italiani rimane ancora da stabilire.
L'arrivo di questo powertrain più potente si inserisce perfettamente nella strategia di Renault che, pur puntando decisamente sulla mobilità elettrica con modelli come Megane E-Tech e la nuova R5, continua a sviluppare soluzioni ibride avanzate per rispondere alle esigenze di chi non è ancora pronto al passaggio completo all'elettrico.
La tecnologia full hybrid rappresenta infatti un eccellente compromesso tra prestazioni, efficienza e praticità d'uso, non richiedendo ricariche da fonti esterne come avviene per le plug-in hybrid. L'elettrificazione "leggera" permette inoltre di contenere costi e pesi, mantenendo un'architettura veicolare meno complessa rispetto alle versioni ricaricabili.
Con questa evoluzione tecnica, Captur e Symbioz si preparano ad affrontare con maggiore competitività un mercato sempre più orientato verso soluzioni elettrificate, dove il giusto equilibrio tra prestazioni, consumi ed emissioni rappresenta il fattore chiave per il successo commerciale.