Nel panorama sempre più affollato e a tratti confuso delle berline ibride plug-in, la Cupra Leon VZ PHV emerge come un’eccezione. Non soltanto per i numeri che porta in dote – ben 272 cavalli di potenza combinata – ma soprattutto per la capacità di fondere in modo armonico carattere, tecnologia e fruibilità quotidiana.
È una vettura che non si limita a svolgere il compitino dell’efficienza, ma ambisce a raccontare qualcosa di più: uno stile di guida appagante, una cura del dettaglio notevole e un’immagine forte, che sul mercato odierno rappresenta un valore aggiunto.
Cosa mi piace
La nuova Cupra Leon si fa subito notare. Il design rivisto porta con sé una firma luminosa più affilata, grazie ai nuovi gruppi ottici a LED dalla sagoma triangolare, che rappresentano un chiaro riferimento stilistico del brand. Il colore opaco della carrozzeria, ruvido al tatto e visivamente sofisticato, aggiunge una nota di esclusività che la distingue anche tra vetture ben più costose.
I cerchi in lega specifici, con inserti in bronzo, chiudono un pacchetto estetico coerente, muscolare e moderno. Anche all’interno l’esperienza è altrettanto soddisfacente. La plancia è dominata da un ampio schermo centrale che racchiude tutte le funzioni dell’auto, dalla navigazione alla climatizzazione, e il volante sportivo con finitura simil-carbonio e pulsanti integrati richiama alla mente l’ergonomia di una granturismo.
I sedili anteriori, con poggiatesta integrato e logo Cupra serigrafato, non sono solo belli da vedere ma anche straordinariamente comodi. La qualità percepita è alta, con materiali curati e uno stile coerente col posizionamento del marchio.
Come va
Alla guida, la Leon VZ PHV sorprende. Il motore 1.5 turbo benzina da 177 cavalli lavora in simbiosi con l’unità elettrica, regalando un’accelerazione fluida e potente, con uno 0-100 km/h in 7,1 secondi e una velocità massima di 230 km/h. Non è solo la rapidità in sé a colpire, quanto la naturalezza con cui l’auto passa da una modalità all’altra, sempre con reattività e senza strappi.
La batteria da quasi 20 kWh consente di percorrere fino a 100 chilometri in modalità completamente elettrica, un valore quasi unico per le ibride plug-in di questo segmento. Lo sterzo è diretto, preciso, con un feeling sincero che invoglia a spingere tra le curve.
L’assetto adattivo lavora benissimo: nella modalità “Cupra” è rigido e coinvolgente, ma resta confortevole in “Comfort”, permettendo di affrontare anche i percorsi urbani con naturalezza. Il cambio DSG a sei rapporti è veloce quanto basta e non toglie nulla al piacere di guida. La Leon si guida con gusto, come poche altre compatte ibride sanno fare oggi.
Cosa non mi piace
Se però si va oltre la pelle muscolosa e si osservano alcuni dettagli funzionali, emergono alcune zone d’ombra. I comandi della climatizzazione completamente integrati nello schermo centrale sono scenografici ma poco pratici durante la guida, una scelta stilistica che il gruppo Volkswagen ha già promesso di correggere nei futuri aggiornamenti. Anche il posizionamento del tasto per aprire il bagagliaio, nascosto sotto il bordo posteriore, non è dei più intuitivi.
Il bagagliaio stesso, con 410 litri di capienza, paga inevitabilmente la presenza della batteria, pur restando comunque adatto per un uso quotidiano. Alcune plastiche interne, come le tasche delle portiere non rivestite, lasciano passare vibrazioni o rumori con oggetti appoggiati all’interno, un piccolo difetto che stona rispetto alla cura generale dell’abitacolo.
Chi dovrebbe acquistarla
La Cupra Leon VZ PHV è una scelta perfetta per chi cerca un’auto compatta che non sia banale, che trasmetta emozione al volante ma che non costringa a rinunce in termini di efficienza o comfort. È adatta a chi percorre spesso tragitti urbani o suburbani e può sfruttare appieno la modalità elettrica, ma vuole anche un’auto che sappia regalare divertimento nei weekend, magari su una bella strada di montagna.
Il prezzo di 48.950 euro può sembrare impegnativo per una compatta, ma diventa giustificato quando si considera l’elevata dotazione tecnologica, le prestazioni da vera sportiva e la possibilità concreta di azzerare i consumi nel quotidiano. È l’ibrido plug-in che parla agli appassionati, ma senza dimenticare le esigenze della mobilità moderna. Una compatta trasversale, che non si accontenta di seguire la transizione, ma vuole guidarla.