Il listino della Fiat 600 si prepara ad accogliere una proposta più accessibile attraverso l'introduzione di una motorizzazione termica pura, senza alcuna forma di elettrificazione. Si tratta di una mossa strategica che segue la stessa filosofia adottata per la Grande Panda, con l'obiettivo di ampliare la platea di potenziali acquirenti attraverso un prezzo d'ingresso più competitivo. La strategia di Stellantis punta dunque a offrire maggiore flessibilità in un mercato che ancora fatica a sposare completamente la transizione elettrica.
Il cuore di questa nuova versione sarà rappresentato dal tre cilindri 1.2 turbo benzina da 101 CV, lo stesso propulsore che equipaggia già la Grande Panda nelle sue declinazioni più accessibili. A differenza delle varianti ibride leggere attualmente a listino, che integrano un piccolo motore elettrico nel cambio automatico a doppia frizione, questa configurazione base adotterà un più tradizionale cambio manuale a sei rapporti. Una scelta che riporta la 600 verso un'impostazione più convenzionale, distaccandosi dalla filosofia iniziale che l'aveva vista debuttare esclusivamente in versione completamente elettrica.
Vale la pena ricordare che l'attuale gamma propone già due livelli di potenza per il propulsore ibrido leggero, con 110 e 145 cavalli, entrambi abbinati esclusivamente alla trasmissione automatica. L'arrivo del motore non elettrificato con cambio manuale rappresenta quindi un'alternativa concreta per chi preferisce un approccio più diretto alla guida e desidera contenere i costi, sia all'acquisto che nella manutenzione ordinaria.
L'introduzione della nuova motorizzazione base coinciderà con una riorganizzazione completa degli allestimenti disponibili. Gli attuali livelli Pop, Icon e La Prima lasceranno spazio a una nomenclatura rinnovata che comprenderà Byo, Signature, Sport e Spirit Abarth. Quest'ultima denominazione risulta particolarmente interessante perché riprende un concetto già sperimentato in casa Renault con l'Esprit Alpine: si tratta di una versione che richiama esteticamente il DNA sportivo del marchio Abarth, senza però modificare le prestazioni del veicolo.
Il restyling della gamma non comporterà modifiche sostanziali al design esterno della vettura, considerando che l'intervento arriva a soli tre anni dal lancio commerciale. L'attenzione si concentrerà quindi su dotazioni, tecnologia di bordo e sulla razionalizzazione dell'offerta attraverso questa nuova architettura di allestimenti. L'obiettivo è rendere più chiara e leggibile la proposta al pubblico, facilitando la scelta tra le diverse configurazioni disponibili.
Sul fronte economico, pur mancando ancora comunicazioni ufficiali, è possibile fare alcune proiezioni basandosi sulla differenza di prezzo osservata sulla Grande Panda. Su quest'ultima, la versione con cambio manuale costa circa 2.000 euro in meno rispetto all'ibrida leggera a parità di allestimento. Applicando lo stesso ragionamento alla 600, si potrebbe ipotizzare un prezzo d'attacco inferiore ai 24.000 euro per la nuova versione base, rendendo il modello significativamente più competitivo nel segmento dei crossover compatti.