FCA, 27 milioni di euro per ibrido ed elettrico dal MiSE

Grazie ad un accorto stipulato tra MiSE e FCA la produzione delle prossime Jeep Compass ibride riceverà finanziamenti per le sedi di Melfi, Mirafiori e Orbassano.

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a cura di Valentina Acri

Grazie ad un accorto stipulato tra MiSE e FCA la produzione delle prossime Jeep Compass ibride riceverà finanziamenti per le sedi di Melfi, Mirafiori e Orbassano.

Inevitabilmente, tali finanziamenti permetteranno all’azienda di poter investire in innovazione e ricerca al fine di aumentare la competitività della produzione sul mercato automobilistico. Il decreto, firmato dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, permetterà la sottoscrizione di un’intesa tra il Mise e le regioni Basilicata e Piemonte, Invitalia e le tre società FCA Melfi Srl e FCA Itali Spa e Crf S.c.p.A.

Il compromesso raggiunto tra le parti avrà come obiettivo di assicurare  l’ottimizzazione del sistema di produzione dei siti delle regioni interessate. L’accordo prevede pertanto finanziamenti da investire in progetti innovativi per un totale di 136,6 milioni di euro, entro il 2020, per le sedi FCA e Crf di Melfi, Torino e Orbassano. Secondo quanto dichiarato, il MiSE predisporrà agevolazioni per circa 27 milioni  di euro da destinare all’acquisto di impianti conformi al Piano nazionale Impresa 4.0.

Come ormai noto, alla sede di Melfi è stata destinata la produzione della nuova Jeep Compass ibrida a seguito della decisione da parte di Fiat di implementare le attuali gamme di veicoli con versioni ibride ed elettriche. Lo stanziamento da parte di Fiat di 98,7 milioni di euro permetterà dunque di ampliare le attuali capacità produttive dello stabilimento di Melfi.

Non meno attenzione per i veicoli 100% elettrici che permetteranno all’azienda di avvicinarsi all'obiettivo d riduzioni delle emissioni di CO2. Ulteriori 37,9 milioni saranno infatti designati per il progetto di ricerca e sviluppo dedicato alla ricarica dei veicoli  "Soluzioni sostenibili ad elevata modularità e Configurabilità per veicoli mass market a propulsione puro elettrica”.

Considerando le cifre cospicue,  l’ampliamento della produzione porterà inevitabilmente ad un aumento dello stato occupazionale con almeno 100 nuovi addetti e il reintegro del personale in esubero di 3.458 lavoratori.