Hyundai Santa Fe Plug-in 2023, cosa mi piace cosa no | La mia prova

Il SUV da 7 posti di Hyundai è una soluzione matura, confortevole e adatta a chi vuole coprire viaggi lunghi in comodità.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nata ufficialmente negli anni 2000 come primo SUV di grandi dimensioni del marchio coreano, Santa Fe rappresenta una vera icona di Hyundai e giunge ora alla sua quinta declinazione. La prova di oggi prende in esame il modello attualmente in commercio, la quarta generazione, ma nell’arco dei prossimi mesi debutterà ufficialmente la proposta aggiornata. Santa Fe, per Hyundai, rappresenta il modello più longevo in Europa e nel corso degli anni è stato protagonista di una significativa evoluzione in termini di design, sistema propulsivo e sicurezza.

Santa Fe misura 4.875 mm x 1.900 mm x 1.710 mm, con un peso compreso tra 1.910 e 2.080 kg a seconda della motorizzazione. Rispetto alla sorellina Tucson, qui la mia analisi, Santa Fe è più presente su strada e più grande in tutte le misure. Analogamente ad altre proposte di casa Hyundai, questo modello è disponibile in commercio in diverse declinazioni, dalla più classica benzina o diesel, alla mild, plug-in e full hybrid. L’obiettivo è quindi semplice e chiaro: offrire un SUV di segmento D in grado di seguire le necessità di tutti, nessuno escluso.

Cosa mi piace

Anche se si tratta sempre di un elemento soggettivo, mi piace come sia (ben) invecchiata Santa Fe e di conseguenza il suo design lo trovo molto apprezzabile. Il look di Santa Fe prevede un’ampia calandra anteriore, con un motivo tridimensionale, che abbraccia i gruppi ottici (naturalmente a LED) creando una firma luminosa che riesce a distinguersi senza particolari tecnologie. La sezione laterale è caratterizzata da ampi passaruota rivestiti che le donano un’idea di solidità, mentre il posteriore è più classico ma con chiari richiami all’anteriore.

Sebbene sia poco visto su strada, forse a causa delle sue dimensioni che lo possono rendere poco pratico, Santa Fe è un SUV maturo e ricco di funzionalità. Analogamente a Tucson, Santa Fe beneficia di un abitacolo ampio e spazioso, con un giusto mix di materiali morbidi e più duraturi. I sedili anteriori, riscaldati e ventilati, sono regolabili in numerose posizioni elettricamente, mentre quelli posteriori sono confortevoli per i lunghi viaggi che Santa Fe coprirà. Il divano posteriore è scorrevole e reclinabile, per incrementare lo spazio a bordo e per offrire accesso anche alla 3° fila di sedili necessari per offrire una abitabilità per sette occupanti. Il sesto e il settimo sedili sono annegati direttamente nel baule e possono essere utilizzati all’occorrenza in caso di necessità; in ogni caso la seduta è anche qui comoda e ricca di tanti comfort, tra cui bocchette d’aria dedicate. La capacità del baule è un altro aspetto che mi ha più che convinto: 547 litri in configurazione base (5 posti), 130 litri (7 posti) e 2.041 litri con tutti i sedili abbattuti.

Il sistema infotainment è il classico Hyundai e pertanto sono presenti due display da 10,25” deputati a fornire informazioni sia al guidatore sia agli occupanti. Presente anche un ottimo head up display, poco invasivo e con le giuste informazioni necessarie alla guida. Curioso, infine, il sistema di ricarica wireless degli smartphone che prevede un alloggiamento verticale quasi inedito.

Cosa non mi piace

Mi rendo conto che Santa Fe non è una vettura di recente commercializzazione; tuttavia, forse già al suo debutto aveva alcune scelte drasticamente diverse da altri modelli e probabilmente già fuori dagli schermi. In questo contesto, un aspetto che non mi ha convinto è il sistema di comandi posizionato sul tunnel centrale: davvero mastodontico. Se da un lato i comandi sono tanti e facili da raggiungere, magari giocando un po’ di memoria, dall’altro sembra che Hyundai non sia riuscita a raggrupparli o ottimizzare la disposizione. Sono un grande fan dei tasti fisici, ma qui forse sono fin troppi.

Male, invece, Apple CarPlay e Android Auto che sono ancora con il cavo; una scelta difficile da digerire, soprattutto perché ormai son disponibili wireless anche su alcune utilitarie ben più economiche.

Come va

Sotto al cofano di Santa Fe è presente la classica formula delle Hyundai Plug-In, ovvero un propulsore benzina 1.6 T-GDi da 180 cavalli abbinato ad una unità elettrica da 90 cavalli, per un totale di 265 cavalli e 350 Nm di coppia. La batteria è da 13,8 kWh e assicura su Santa Fe una autonomia di circa 50 km. La potenza è gestita da un cambio automatico a 6 rapporti e erogata da un sistema di trazione integrale.

Si tratta del medesimo propulsore installato sulla Tucson che però sulla più grande Santa Fe appare meno brioso e scattante, complice il peso in netto aumento. Preciso, nulla di impossibile o complicato da gestire, però credo che qualche cavallo in più su un’auto di questa mole non avrebbe guastato, sebbene sia una soluzione nata per guidare in totale tranquillità. I consumi, misurati dopo un percorso misto di qualche centinaia di chilometri e batteria sempre carica, si sono assestati a 7.8 l/100 km; un valore rispettabile considerata la mole in gioco e il Cx non da supercar. Guidandola per diversi chilometri, la Santa Fe si distingue per il suo assetto abbastanza robusto, capace di assorbire efficacemente buche e asperità, nonostante l'uso di pneumatici 235/55 R19.

In ambiente urbano le dimensioni della vettura possono sembrare un po' intimidatorie, ma questo non è un problema grazie alle telecamere a 360° di ottima qualità e ai numerosi sensori. Inoltre, la presenza del Remote Smart Parking Assist (RSPA) consente all'auto di parcheggiare e uscire autonomamente da uno spazio di parcheggio utilizzando il telecomando.

La vettura è dotata di numerosi sistemi di sicurezza, tra cui il Rear Occupant Alert, che sfrutta un sensore ad ultrasuoni per rilevare i movimenti di bambini o animali domestici sul sedile posteriore e avvisare tempestivamente il conducente al momento della discesa dall'auto.

Chi dovrebbe comprarla?

Il listino di Hyundai Santa Fe è piuttosto semplice e chiaro: è presente un solo allestimento denominato XClass che raccoglie tutte le funzionalità desiderabili in un’auto di questo segmento. Come da tradizione, infatti, non sono presenti pacchetti accessori e il configuratore permette di selezionare solo alcuni dettagli. Prima di arrivare al prezzo, ricordo che Hyundai garantisce una garanzia di 5 anni a km illimitati, oltre a 8 anni/160.000 km sulla batteria.

Le competitor dirette con la stessa motorizzazione sono Audi Q5 TFSIe, BMW X3 Plug-in Hybrid, Mercedes GLC, Mazda CX-60, Volvo XC-60 e tante altre. Analogamente al segmento C, anche il D è ricco di proposte e la competizione è pertanto molto serrata. Considerato il prezzo di 62.100 euro di Hyundai Santa Fe, credo sia un’ottima proposta per chi cerca comfort e tanto spazio a bordo; certo, l’arrivo della nuova Santa Fe nei prossimi mesi potrebbe svalutare velocemente questo modello, ma ad oggi il prezzo è ancora sconosciuto e potrebbe avere un posizionamento superiore.