Il Governo taglia le accise: -25 centesimi sul carburante

Il Governo ha varato il decreto che sancisce il taglio di 25 centesimi dalle accise sul carburante, almeno fino alla fine di aprile.

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a cura di Francesco Daghini

Il Governo ha finalmente varato il decreto del valore di 4,4 miliardi di euro che dovrebbe aiutare a contrastare l’aumento del costo del carburante, e in generale l’aumentato costo dell’energia; grazie a questa iniziativa, il Governo punta ad aiutare famiglie e aziende a sentire meno il peso dei rincari pazzeschi delle ultime settimane. Il decreto andrà a intervenire sulle accise, che saranno tagliate di 25 centesimi al litro ma solo fino alla fine del mese di aprile: questa decisione è stata presa per vedere come si comporta il mercato nei prossimi giorni e settimane, e qualora ce ne fosse bisogno sarà molto semplice prolungare la durata del decreto.

La fine del mese di aprile sarà il momento in cui il Governo dovrà decidere come comportarsi, non solo in merito ai carburanti ma anche a tutta una serie di situazioni che si sono complicati in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina: oltre all’aumento del costo dell’energia, gas ed elettricità, sono previsti sostegni mirati per i settori degli autotrasporti, dell’agricoltura, della pesca e del turismo.

Le reazioni alla notizia sono miste, e tra le più critiche c’è quella dell’Unione Nazionale dei Consumatori, che inizialmente aveva chiesto un taglio molto più corposo, e quindi giudica inadeguato l’intervento del Governo.

E' evidente che 25 cent sono meglio di 8,5, ma si tratterebbe comunque di un ribasso inadeguato e insufficiente. Nei giorni scorsi ne avevamo chiesti il doppio, almeno 50 cent. In pratica, conteggiando anche l'Iva al 22%, i prezzi si ridurrebbero di circa 30 cent, 30,5 cent, ossia, prendendo gli ultimi dati ufficiali del Mite, secondo i quali la benzina in modalità self-service viene venduta in media a 2,185 euro al litro e il gasolio 2,155 euro al litro, i carburanti scenderebbero sia sotto la soglia di 2 euro che sotto la soglia di 1,9 euro, ma non tornerebbero nemmeno ai livelli precedenti il conflitto, ai valori pre-guerra. La benzina, infatti, con la riduzione delle accise arriverebbe a 1,88 euro (era 1,869 nella rilevazione settimanale del 28/02/2022) e il gasolio si attesterebbe addirittura a 1,85 euro (era 1,740 euro il 28/2). Per il servito, ovviamente, sarebbe ancora peggio.