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a cura di Dario D'Elia

IONITY, la rete europea di ricarica elettrica veloce per veicoli sostenuta da BMW, Daimler, Ford, e Volkswagen, accelera nel progetto di copertura ma continua a escludere l'Italia.

BMW Designworks ha creato un design che balza subito all'occhio e senza ombra di dubbio i 350 kW delle paline sono all'avanguardia - i supercharger di Tesla si fermano a 145 kW. Si stima non a caso che una Porsche Mission E possa essere in grado di riacquistare 400 km di autonomia in soli 20 minuti di ricarica.

bmw designworks ionity promo

L'obiettivo del consorzio è di avere in Europa ben 400 stazioni entro la fine del 2020. Attualmente ne sono state allestite circa 12 ma diventeranno 100 in 18 paesi - fra cui Germania, Francia, Gran Bretagna e praticamente tutto il Nord Europa - entro la fine del 2018. Sempre a fine anno dovrebbero iniziare le prime inaugurazioni.

Si parla di Pan-European High-Power Charging network, ma l'Italia al momento appare fuori dai giochi. Probabilmente la scelta è legata al risicato mercato nazionale legato all'elettrico. Dal 2012 a oggi da noi ne sono state vendute solo 13mila unità e rappresentano solo lo 0,17% del parco circolante, almeno secondo l'ultimo studio del Politecnico di Milano.

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E dire che il progetto di rete è stato pensato per consentire viaggi a lungo raggio con una distanza tra le stazioni di circa 120 km. Grazie al posizionamento nelle principali arterie autostradali che attraversano l'Europa dovrebbe essere possibile raggiungere tutte le città più importanti.

"Il primo network pan-europeo HPC gioca un ruolo fondamentale per stabilire un mercato dei veicoli elettrici", disse l'AD Michael Hajesc. "IONITY consentirà di raggiungere il nostro comune obiettivo di fornire ai clienti ricarica veloce e possibilità di pagamenti digitali per agevolare i viaggi lunghi". Viaggi lunghi, tranne che per arrivare in Italia. Pare.