La pandemia colpisce anche Tesla: posticipata la super elettrica Tesla Roadster

La produzione della Tesla Roadster sarà posticipata al 2023, a quasi sei anni dall'annuncio ufficiale della casa americana: numerosi i problemi rilevati da Musk durante l'assemblea degli azionisti.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il ritardo è stato confermato dal fondatore Elon Musk durante l'assemblea annuale degli azionisti di Tesla, dove ha attribuito il ritardo alla pandemia di Covid e ai problemi legati ai semiconduttori.

La Roadster, che doveva tornare nella sua seconda generazione, era stata precedentemente ritardata a causa dello sviluppo del nuovo propulsore trimotore dell'azienda e della tecnologia avanzata delle batterie, che faranno il loro debutto nei nuovi modelli Tesla berlina e SUV.

Musk ha aggiunto, inoltre, che anche il Cybertruck di Tesla entrerà in produzione solo nel 2023 a differenza di quanto precedentemente annunciato. La Roadster sarebbe dovuta arrivare nel 2020, con prezzi a partire da 250mila dollari per i primi 1.000 esemplari prodotti sotto il nome di Founders Editions, mentre le unità successive a 200mila dollari. Tesla afferma che la Roadster sarà capace di bruciare lo 0-100 in 1,9 secondi con una coppia simile a quella dichiarata per la Model S Plaid.

La Roadster non è il primo modello Tesla ad essere colpito da ritardi. La berlina Model 3 ha subito battute d'arresto nella produzione e il camion Semi dell'azienda, che ora dovrebbe entrare in produzione anche nel 2023, non ha raggiunto le strade come previsto lo scorso anno. Come molti altri produttori, anche la società di Musk subisce i rallentamenti del mercato e la speranza è che la neo-fabbrica di Berlino, ormai pronta a partire, possa “sfornare” la quantità strabiliante di vetture ipotizzate da Musk stesso e risolvere quindi parte delle pesanti problematiche del mercato.