Il futuro di Land Rover si delinea attraverso una strategia che punta sulla diversificazione elettrica, ma con un approccio pragmatico che potrebbe rivoluzionare l'intera gamma del marchio britannico. Mentre l'attenzione mediatica si concentra sulla prima ammiraglia elettrica in arrivo, gli ingegneri di Coventry stanno lavorando su un progetto parallelo che potrebbe rivelarsi ancora più significativo per le sorti commerciali del brand. Si tratta di una versione compatta del celebre Defender, pensata per conquistare nuovi segmenti di mercato attraverso l'elettrificazione.
La Defender Sport, questo il nome che circolerà secondo le indiscrezioni della rivista AutoWeek, rappresenterebbe un cambio di paradigma nella filosofia progettuale di Land Rover. Con i suoi 4,5 metri di lunghezza, questo nuovo modello si posizionerrebbe strategicamente tra la Range Rover Evoque e la Discovery Sport, andando a occupare uno spazio di mercato finora inesplorato dal marchio inglese.
L'operazione riflette la volontà del gruppo di capitalizzare il successo di uno dei suoi modelli più venduti, il Defender, che attualmente viene proposto in tre diverse configurazioni identificate dalle sigle 90, 110 e 130. La nuova variante Sport andrebbe ad aggiungersi a questa famiglia, ma con una caratteristica distintiva: l'alimentazione esclusivamente elettrica, almeno nella fase iniziale di commercializzazione.
La scelta del suffisso "Sport" non rappresenta una novità nel lessico di Land Rover, dove questa denominazione è stata tradizionalmente utilizzata per identificare versioni più compatte di modelli esistenti, senza necessariamente implicare prestazioni superiori. La Range Rover Sport e la Discovery Sport costituiscono esempi eloquenti di questa filosofia progettuale, dove il termine indica principalmente una riduzione dimensionale rispetto al modello di riferimento.
Tuttavia, la Defender Sport potrebbe avere ambizioni che vanno oltre la semplice aggiunta di un'ulteriore variante di carrozzeria. Secondo alcune speculazioni del settore, questo modello potrebbe essere destinato a sostituire la Discovery Sport, vettura che non ha raggiunto i volumi di vendita sperati e che potrebbe beneficiare di un design più accattivante ispirato al linguaggio estetico del Defender.
Dal punto di vista tecnico, la nuova Defender Sport sarà una delle prime applicazioni della piattaforma EMA, progettata con un approccio "electric first" ma sufficientemente versatile da accogliere anche soluzioni ibride plug-in. Questa flessibilità progettuale rispecchia la cautela con cui Land Rover sta affrontando la transizione elettrica, consapevole della necessità di mantenere opzioni alternative per garantire volumi di vendita sostenibili.
La decisione di non limitarsi esclusivamente all'alimentazione elettrica dimostra come il marchio stia bilanciando le pressioni normative verso la decarbonizzazione con le esigenze commerciali di un mercato ancora in fase di transizione. L'eventuale disponibilità di versioni ibride plug-in potrebbe rivelarsi cruciale per il successo commerciale del modello, specialmente in mercati dove l'infrastruttura di ricarica non è ancora completamente sviluppata.
Questo approccio pragmatico alla elettrificazione riflette una tendenza più ampia nell'industria automobilistica, dove i costruttori stanno adottando strategie graduali per accompagnare i consumatori verso la mobilità a zero emissioni. La Defender Sport potrebbe così rappresentare un banco di prova importante per testare l'appetito del mercato verso versioni elettriche di modelli iconici, preparando il terreno per una elettrificazione più ampia della gamma Land Rover.
Il posizionamento di questo nuovo modello nel portfolio del marchio inglese sarà determinante per il suo successo. Collocandosi in una fascia di mercato caratterizzata da forte competizione, la Defender Sport dovrà distinguersi non solo per il suo DNA off-road, ma anche per la capacità di attrarre clienti sensibili alle tematiche ambientali senza rinunciare alla versatilità e al prestigio associati al marchio Land Rover.