L’idrogeno piace anche a Ferrari, non solo elettriche in futuro?

Ferrari non punta solo all'elettrico, ma ha depositato anche un brevetto relativo ad un misterioso motore a idrogeno.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il mondo dell'automobilismo è testimone di una svolta futuristica con la presentazione di nuovi brevetti da parte della prestigiosa casa automobilistica Ferrari. Questi brevetti rivelano un'intrigante direzione che l'azienda sta prendendo per affrontare le sfide della mobilità sostenibile. Con documenti intitolati "Car provided with a hydrogen-powered internal combustion engine", Ferrari esplora orizzonti tecnologici che superano i confini convenzionali del settore automobilistico.

La firma che appare su questi brevetti è quella di Fabrizio Favaretto, un ingegnere con una carriera ventiquattrenne in Ferrari, ora ricoprendo il ruolo di "Vehicle and Powertrain Architectures Innovation Manager". Questa mossa dell'azienda di Maranello indica un netto avanzamento verso soluzioni propulsive innovative, come i motori alimentati a idrogeno, configurazioni ibride e sistemi di sovralimentazione avanzati.

L'idrogeno potrebbe prendere forma, forse solo in alcune vetture specifiche
La documentazione tecnica fa riferimento a un sei cilindri a idrogeno, posizionato in maniera non tradizionale, ossia capovolto; questa particolare disposizione del motore, oltre ad essere un'espressione di ingegneria fuori dal comune, è funzionale all'ottimizzazione di spazio e aerodinamica del veicolo, consentendo l'installazione di un diffusore di dimensioni superiori, migliorando così la prestazione aerodinamica.

Una delle peculiarità del progetto è l'uso di diverse forme di sovralimentazione, che variano dall'uso di compressori centrifughi azionati elettricamente, fino a sistemi di recupero dell'energia di frenata per alimentare i compressori, senza escludere l'opzione di sovralimentazione meccanica diretta tramite la trasmissione. Queste soluzioni indicano un impegno nel ridurre le emissioni e nell'aumentare l'efficienza del motore.

Interessante notare come anche la manutenzione sia stata considerata nella progettazione di questi sistemi innovativi. Dettagli come la posizione delle pompe dell'olio e del liquido di raffreddamento, collocate in punti facilmente accessibili, riflettono l'attenzione dell'azienda anche verso la praticità di uso e l'efficienza nelle operazioni di servizio.

Questi brevetti non sono solo una dimostrazione tecnica, ma anche un simbolo del dinamismo innovativo di Ferrari di fronte alle trasformazioni del settore automobilistico