Nemmeno Musk crede più nella guida autonoma, ora è "supervisionata"

Tesla e Elon Musk adottano il termine "Guida Autonoma Supervisionata" per descrivere quella che doveva essere la "guida autonoma".

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a cura di Marco Silvestri

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Tesla ha rivoluzionato il modo in cui parliamo di "guida autonoma". Sin dal 2016, quando l'azienda iniziò a vendere il pacchetto denominato “Full Self-Driving Capability”, l'azienda di Musk ha promesso un futuro in cui le sue auto si sarebbero guidate da sole, raggiungendo il livello 5 di autonomia attraverso una serie di aggiornamenti software.

Questa visione ambiziosa ha alimentato discussioni e aspettative, portando Musk a fare dichiarazioni audaci sull'introduzione di “robotaxi”, una flotta di un milione di veicoli autonomi. Sebbene questa visione sia rimasta un sogno, l'impresa ha continuato a sviluppare e affinare la sua tecnologia Full Self-Driving (FSD) Beta, richiedendo però un'impegno costante da parte del conducente.

Nonostante i grandi progressi degli ultimi anni, la strada per una sistema di guida completamente autonomo e non supervisionato sembra ancora lunga.

L'attenzione si è spostata verso la terminologia di “Supervised Full Self-Driving” o guida completamente autonoma supervisionata. Questo cambio di linguaggio sottolinea il ruolo attivo dell'utente nel monitorare e, se necessario, intervenire nel controllo del veicolo. In un'email inviata ai dipendenti Tesla, Musk ha sottolineato il funzionamento efficace del sistema quando supervisionato.

La chiave di volta per anticipare il futuro della guida autonoma da parte di Tesla sembra essere la raccolta e l'analisi di dati reali sui livelli di intervento del conducente e sui casi di disengagement del FSD. Questi dati potrebbero offrire una misurazione oggettiva del miglioramento della tecnologia verso l'obiettivo di sicurezza quasi assoluta, spesso definita nella terminologia del settore come “march of 9s”, ovvero raggiungere un livello di sicurezza del 99.9999%.

Nonostante i progressi e l'aggiornamento alla versione 12 di FSD Beta, con un sistema neurale end-to-end e il superamento dei limiti computazionali precedentemente intralcianti, la strada per una sistema di guida completamente autonomo e non supervisionato sembra ancora lunga.