Nuova svolta per le elettriche? Arrivano le batterie LFP con anodo al silicio

Le auto elettriche del futuro potrebbero beneficiare di una nuova batteria in grado di offrire prestazioni ancora migliori.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L'innovazione tecnologica in materia di batterie al litio ferro fosfato è costante e la conferma arriva da Coreshell, una startup specializzata nella produzione di materiali per accumulatori, che ha recentemente dichiarato di aver scoperto un metodo per migliorare l'efficienza delle batterie LFP senza aumentare significativamente i costi.

Le batterie LFP, già ampiamente diffuse sul mercato, offrono il vantaggio di una produzione più economica a fronte di prestazioni leggermente inferiori. Tuttavia, tornando alla scoperta della startup con sede a San Leandro, in California, emerge un importante sviluppo.

Le batterie agli ioni di litio con maggiore densità energetica sostituiscono l'anodo in grafite, comunemente utilizzato, con uno ad alta densità di silicio. Tuttavia, l'anodo in silicio richiede particolari precauzioni e soluzioni tecniche per contrastarne la tendenza naturale a deformarsi durante i cicli di carica e scarica, rendendo queste batterie generalmente più costose.

Più densità rispetto alle LFP tradizionali
Dopo due anni di ricerca focalizzata su soluzioni per l'utilizzo di anodi in silicio, Coreshell ha sviluppato un rivestimento elastico in grado di contenere le deformazioni. Questa tecnologia, fornita dall'azienda londinese Ferroglobe a costi accessibili, potrebbe essere applicata anche alle batterie al litio ferro fosfato. Questo consentirà alle batterie LFP di raggiungere una densità energetica simile a quella delle batterie agli ioni di litio con tecnologia tradizionale (NMC), mantenendo un vantaggio economico.

Ancora più interessante è il fatto che la produzione di queste batterie dovrebbe iniziare entro la fine del 2024, aprendo prospettive all'Occidente per ridurre la dipendenza dalla Cina per quanto riguarda gli anodi di grafite. Attualmente, infatti, la Cina detiene il 75% della fornitura mondiale di anodi di grafite.

Dal punto di vista geopolitico, la situazione è completamente diversa per il silicio. Gli Stati Uniti, infatti, sembrano avere risorse sufficienti per soddisfare la domanda interna. Questo potrebbe portare gli USA verso una completa indipendenza in questo settore cruciale.