NVIDIA: sullo schermo appare del codice rubato? Scatta la denuncia

NVIDIA è coinvolta in una causa legale intentata da Valeo, azienda automobilistica francese, a seguito di un incidente in merito a del codice rubato

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a cura di Andrea Maiellano

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NVIDIA è coinvolta in una causa legale intentata da Valeo, azienda automobilistica francese, a seguito di un incidente in merito a una condivisione dello schermo, verificatosi con uno dei suoi dipendenti.

Valeo sostiene che Mohammad Moniruzzaman, ex ingegnere di Valeo ora al serivizio di NVIDIA, abbia mostrato, per errore, i file del codice sorgente di Valeo durante una riunione con le due società nel 2022. Prima che Moniruzzaman si accorgesse del suo errore, i dipendenti di Valeo riconobbero il codice ed eseguirono degli screenshot per informare l'azienda.

Valeo e NVIDIA, seppur non sappiamo ancora per quanto tempo, collaborano su una tecnologia di assistenza al parcheggio e alla guida. In passato, Valeo, si occupava sia del software che dell'hardware di questa tecnologia commissionatagli da un produttore terzo. 

Nel 2021, però, NVIDIA ha ottenuto il contratto per sviluppare il software e, per via della sua collaborazione con Valeo, assunse Moniruzzman per sviluppare questa tecnologia proprio in virtù del suo enorme "know how" maturato negli anni spesi con l'azienda francese.

Valeo sostiene che il suo ex dipendente, coinvolto nello sviluppo di questa tecnologia, comprendesse quanto potessero essere preziose per NVIDIA le sue conoscenze delle tecnologie proprietarie dell'azienda francese.

In seguito al passaggio a NVIDIA, Moniruzzaman avrebbe ottenuto accesso non autorizzato ai sistemi di Valeo, sfruttando il suo vecchio indirizzo email personale prima che venisse deprecato, e aver rubato decine di migliaia di file, oltre che 6 GB di codice sorgente

Dopo aver lasciato Valeo, e aver ottenuto una posizione di rilievo in NVIDIA, avrebbe portato con sé le informazioni rubate, lavorando sullo stesso progetto a cui era coinvolto per l'azienda fracese

Valeo ha affermato che l'ex dipendente ha ammesso di aver rubato il software e che la polizia tedesca ha trovato documentazione e hardware di Valeo nella casa di Moniruzzaman. Bloomberg riporta che è stato condannato per violazione di segreti aziendali e multato con €14.400 ($15.750) nel settembre scorso.

NVIDIA ha dichiarato di non essere interessata al codice o ai segreti commerciali di Valeo e ha preso misure concrete per proteggere i diritti del cliente. Nonostante ciò, Valeo ha citato in giudizio NVIDIA, sostenendo che l'azienda abbia risparmiato notevolmente nei costi di sviluppo e generato profitti ingiusti attraverso il furto dei suoi segreti commerciali.

Questa controversia si aggiunge alle precedenti sempre inerenti alla competizione nel mercato della guida autonoma. Nel 2017, per esempio, Waymo accusò Uber di collaborare con il suo ex dipendente per rubare migliaia di file confidenziali. Sebbene condannato a 18 mesi di prigione, Levandowski, l'ex dipendente di Uber, fu graziato sei mesi dopo dall'ex presidente Trump.