Parcheggi in strada un SUV? Paghi di più

Sei proprietario di una macchina troppo ingombrante e pesante? In Germania paghi il parcheggio annuale in base alla massa del veicolo. La proposta arriva dalla città di Tubiga.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

È questa l’idea che il sindaco tedesco della città di Tubiga ha avuto nei confronti dei SUV e in generale delle vetture “troppo ingombranti”. Se fino a poche ore fa era possibile per i residenti parcheggiare per strada alla modica cifra di 30 euro all’anno, ora a causa della tassa aggiuntiva dovranno sborsarne sei volte tanto: 180 euro.

Ccome riporta la Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung), Tubiga sarà la prima città ad addebitare tariffe di parcheggio ini base alla dimensione della macchina, con un crescendo direttamente proporzionale al peso. In seguito ad un controverso dibattito, il Comitato per la protezione del clima della Città ha raccomandato di aumentare la quota annuale e i proprietari di veicoli oltre i 1.800 kg dovranno pagare 180 euro all’anno. Sebbene il valore possa sembrare elevato e associabile nel mondo endotermico ai SUV o alle station wagon di grandi dimensioni, nel segmento delle elettriche non è poi così tanto difficile raggiungere i 1.800 kg. Un esempio? La Tesla Model S, la berlina elettrica di punta di casa Elon Musk, ha un peso superiore alla soglia suggerita dal sindaco tedesco.

L'obiettivo è quello di spostare i SUV dal centro urbano e la decisione, a ridosso delle elezioni, non è stata commentata a livello nazionale. Il primo ministro del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann, dei Verdi, ha preferito non esporsi sull’argomento, commentando: "Non lo giudico, sono questioni comunitarie". Dopo Tubinga, infatti, anche a Friburgo potrebbe aumentare le tariffe fino ad un massimo di 360 euro all’anno.

La proposta di aumentare le tariffe in base alla massa del veicolo era stata annunciata anche a Roma, nel 2004, quando si ipotizzavano super dazi da 1.000 euro all’anno per ottenere un permesso di parcheggio nel centro urbano. Ipotesi che non ha mai preso piede da allora. Considerata la quantità di SUV e crossover che ogni anno vengono immatricolati in Italia e, in generale, in Europa, è difficile immaginare una tassa studiata per disincentivarne l’utilizzo quando il mercato si sta spingendo sempre più verso quel segmento