Perde una causa contro Tesla perché non ha letto le istruzioni

Una donna californiana ha usato Autopilot in modo errato, ha fatto causa a Tesla e ha perso: è una sentenza importante per il futuro.

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

Si è conclusa da pochi giorni una causa legale intentata nei confronti di Tesla a causa di un incidente stradale avvenuto nel 2019: lo scorso venerdì una giuria in California ha decretato l'assenza di colpe da parte del software Tesla Autopilot, che era attivo al momento dell'incidente che ha provocato la frattura della mascella, la perdita di alcuni denti e danni al sistema nervoso Justine Hsu.

Justine ha intentato causa a Tesla nel 2020 in seguito all'incidente: secondo la ricostruzione della vicenda, l'auto avrebbe cambiato direzione all'improvviso in una strada di Los Angeles, causando l'incidente. La richiesta di risarcimento era di più di 3 milioni di dollari, anche perché l'accusa era convinta che il software di Tesla, che tra le altre cose si occupa anche della gestione degli airbag, non avesse funzionato correttamente.

Tesla, inutile dirlo, ha negato la responsabilità dell'incidente, affermando che Autopilot non è progettato per essere utilizzato su strade cittadine, come chiaramente riportato nelle avvertenze legate all'utilizzo del software. Tesla è sempre sotto esame quando si parla di Autopilot e di Full Self-Driving, ma in questo caso la giuria si è espressa a favore della casa automobilistica di Elon Musk: le avvertenze su come bisogna utilizzare Autopilot, e soprattutto dove, sono assolutamente chiare e Tesla non fa niente per nasconderle, pertanto la donna è stata ritenuta colpevole di aver utilizzato il software in maniera errata, causando quindi l'incidente.

Si tratta di un caso storico, uno dei primi in cui si è veramente parlato di sistemi di guida autonoma; anche se ogni caso va giudicato singolarmente, questa sentenza segnerà un punto di svolta importante per il futuro, quando inevitabilmente le situazioni di questo tipo saranno un po' più frequenti - almeno fino al giorno, in futuro relativamente lontano, in cui i software di guida autonoma non saranno così sofisticati da azzerare gli incidenti stradali.