Questa elettrica ha un dettaglio che era stato proibito perché pericoloso

Nissan svela un prototipo di un SUV elettrico dotato con le famose suicide doors.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nissan ha presentato un concept di veicolo completamente elettrico all'Auto Shanghai 2023: conosciuto con il nome di Arizon, il SUV a batterie è stato svilupparo per essere un "partner multifunzionale", secondo Nissan. L'arrivo di un nuovo prototipo elettrico dal marchio giapponese soprende dal momento che, sebbene sia stato uno dei primi pioneri per le elettriche (con Leaf), ci son voluti diversi anni per assistere al debutoo di nuove proposte a batteria. Come molte case automobilistiche, Nissan ha intensificato la sua strategia a tema elettrico e ora a lanciare 19 nuovi veicoli completamente elettrici entro il 2030, rispetto ai precedenti 15 pianificati.

Arizon, quello che potrebbe essere la base per un futuro SUV elettrico, è sviluppato sulla piattaforma CMF-EV di Nissan, progettata per essere una soluzione modulare per una vasta gamma di veicoli elettrici. La piattaforma offre un basso centro di gravità e un interno spazioso e privo di soglie importanti. L'interno high-tech vanta un sistema di luci completamente regolabile e un tetto in vetro auto-oscurante. Caratterizzato da un design centrato sul conducente, il SUV elettrico Arizon include un nuovo assistente personale virtuale (Eporo) in grado di fornire dati precisi e interagire con i passeggeri.

Tra le novità, impossibile non citare le portiere ad armadio ovvero una specifica configurazione che prevede quella anteriore ad apertura regolare e quella posteriore controvento (suicide doors). Si tratta di una soluzione che era in voga nel passato, negli anni '60, ma che è stata rapidamente sostituita con quello a cui siamo abituati oggi per una questione di sicurezza (il loro design era riconosciuto come potenzialmente pericoloso per la vita e in alcuni stati sono state anche bandite). Le portiere controvento sono ancora disponibili su alcuni modelli, come sulle Rolls-Royce e sulla Mazda MX-30, ma rimangono una soluzione poco convenzionale e, se non opportunatamente implementata, ricca di svantaggi.