Renault Captur 2020: la prova delle motorizzazioni a benzina

Renault ha creduto sin da subito nel segmento, lanciando nel 2013 la prima generazione di Captur: vettura tanto apprezzata da diventare un best seller in Europa e in Italia. A sette anni dal debutto, la casa francese presenta la seconda generazione di una delle sue auto di maggior successo, dall'aspetto rinnovato e molto più completa dal punto di vista tecnologico.

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a cura di Tommaso Marcoli

I Suv compatti (spesso abbreviati in B-Suv) sono tra le auto più di tendenza nel mercato dell'automobile. Benché nati da poco, la loro è stata una crescita impetuosa, ed è quasi impossibile non notarne più di un esemplare per strada. Dietro questo successo, oltre alla moda, si nasconde la capacità di rispettare le esigenze di molti automobilisti, grazie a una carrozzeria versatile unita a proporzioni non invadenti.

Renault ha creduto sin da subito nel segmento, lanciando nel 2013 la prima generazione di Captur: vettura tanto apprezzata da diventare un best seller in Europa e in Italia. A sette anni dal debutto, la casa francese presenta la seconda generazione di una delle sue auto di maggior successo, dall'aspetto rinnovato e molto più completa dal punto di vista tecnologico.

Design più maturo e convincente

Rispetto alla precedente generazione, l'auto cambia parecchio: il frontale è stato arricchito da gruppi ottici che si sviluppano seguendo una forma a "C", tipica dei nuovi modelli Renault. La sensazione è quella di trovarsi di fronte a un Suv più maturo e massiccio; a confermalo sono le proporzioni, cresciute di 11 cm in lunghezza toccando i 4,23 m.

Dimensioni importanti che la rendono un'auto adatta a prestarsi ad ammiraglia di famiglia. Se la zona anteriore riprende evolvendo lo stile della prima Captur, il posteriore ne stravolge le linee sancendo una rottura con il passato. Le linee sono più audaci e spigolose; i gruppi ottici donano un tono futuristico e il portellone si sviluppa senza soluzione di continuità dal lunotto fino all'apertura della targa.

Un colpo d'occhio piacevole che migliora l'aspetto di una vettura su cui Renault ha speso molto in termini di investimenti. Gli esterni non sono l'unica novità: all'interno l'auto appartiene a una generazione nuova di veicoli. Appena entrati al suo interno, Captur mostra un display da 9,3" al centro della plancia a sviluppo verticale del sistema di infotelematica.

Il software è l'EasyLink di Renault: intuitivo e abbastanza preciso, rende l'esperienza tecnologica gratificante, avvicinandosi per funzionamento a organizzazione dei menù a uno smartphone. A questo proposito, non manca l'interfaccia Apple Car Play e Android Auto.La strumentazione del cruscotto può, a seconda della configurazione, essere da 7" o 10"; quest'ultima facilita la visioni  delle informazioni per il conducente, mostrando direttamente le informazioni relativa alla navigazione.

Buona dinamica di guida con i nuovi motori a benzina

Captur sarà disponibile con ogni motorizzazione che Renault è in grado oggi di offrire: Benzina, Diesel, GPL e ibrida plug-in. Le ultime due saranno disponibili nei mesi successivi al lancio. Nel corso del test drive, le motorizzazioni a benzina da 130 e 155 Cv si sono dimostrate una buona soluzione in termini di prestazioni e consumi.

Per entrambi si tratta di un motore turbo benzina 1.3 litri. I 130 Cv sono il miglior compromesso per Captur, offrendo prestazioni in linea con il peso e le proporzioni della vettura, senza tuttavia costringere a sacrifici in termini di rifornimento di carburante. Su strada l'auto si è dimostrata piacevole da guidare, la meccanica supporta bene il propulsore sfoggiando una buona agilità.

Lo sterzo è morbido e diretto, l'assetto non è rigido e permette di affrontare in serenità la maggior parte delle insidie dell'asfalto; la posizione di guida rialzata agevole la manovre negli spazi stretti, poiché consente di avere una visione più precisa sulla valutazione degli ingombri della vettura.

I 240 nm di coppia massima rendono brillante Captur nelle ripartenze; molto buona l'insonorizzazione: a velocità autostradali l'auto non lascia filtrare troppi fruscii aerodinamici e rumori esterni. I sedili sono ben sagomati e accoglienti, sia davanti che dietro dove anche due adulti siedono comodamente.

L'allestimento più performante da 155 Cv è invece una soluzione adatta solo a chi cerca una vettura in grado di togliere qualche soddisfazione alla guida. L'incremento di 25 Cv di potenza si sente soprattutto negli allunghi e nelle accelerazioni. Maggiori prestazioni coincidono, ovviamente, con un consumi meno efficienti: il brillante propulsore richiede delle soste più frequenti dal  benzinaio.

Non si tratta comunque di un'auto sportiva: i limiti dinamici della carrozzeria si fanno sentire soprattutto in inserimento e in uscita di curva, il telaio non è sufficiente rigido e i freni non supportano se troppo sollecitati non supportano adeguatamente un'auto di questo tipo alle alte velocità

Note di merito per il cambio automatico EDC a 7 rapporti: disponibile 8 (e unica scelta) per entrambe le versioni, si tratta di un doppia frizione preciso e rapido; migliora di molto la fluidità della marcia.

Renault Captur 2020 sarà disponibile nei concessionari entro fine gennaio a un prezzo di partenza di 17.700 € per il motore 1.0 tCe da 95 Cv, il 130 Cv EDC parte da 23.050 € mentre il 155 Cv da 25.900 €. La gamma Diesel parte da un listino di 20.850 € per la 1.5 Blue dCi da 95 Cv e arriva a 30.600 € per la 115 Cv in allestimento Initiale Paris.