Sono un po' arrugginito in chimica... ma se non ricordo male il litio delle celle non va proprio d'accordo con l'acqua... anzi... reagisce generando calore ed idrogeno ed ossigeno... di fatto generando o alimentando le fiamme.
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Sono un po' arrugginito in chimica... ma se non ricordo male il litio delle celle non va proprio d'accordo con l'acqua... anzi... reagisce generando calore ed idrogeno ed ossigeno... di fatto generando o alimentando le fiamme.
il litio divide l'idrogeno dall'acqua, che ovviamente è infiammabile.
ma penso che se il litio è relativamente poco e l'acqua tanta lo spegne.
le batterie delle auto quando bruciano partono da una singola cella, è quella che brucia, poi il calore fa bruciare le altre a catena.
usando l'acqua si raffredda evitando che brucino tutte le celle (le celle sono sigillate finchè non esplodono con il calore).
quindi l'acqua ha due effetti, spegnere il fuoco delle celle già esplose e raffreddare le altre.
poi una volta che la cella già a fuoco si esaurisce il fuoco viene domato.
o almeno penso di aver capito cosi.
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il litio divide l'idrogeno dall'acqua, che ovviamente è infiammabile. ma penso che se il litio è relativamente poco e l'acqua tanta lo spegne. le batterie delle auto quando bruciano partono da una singola cella, è quella che brucia, poi il calore fa bruciare le altre a catena. usando l'acqua si raffredda evitando che brucino tutte le celle (le celle sono sigillate finchè non esplodono con il calore). quindi l'acqua ha due effetti, spegnere il fuoco delle celle già esplose e raffreddare le altre. poi una volta che la cella già a fuoco si esaurisce il fuoco viene domato. o almeno penso di aver capito cosi.
Una batteria " al litio" in realtà contiene solo un 4% di litio quindi credo che il ragionamento sia corretto. Oltretutto nelle LFP la deriva termica è decisamente meglio controllabile delle NMC
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